Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 07 Dicembre 2015
Comunità montana di Tirano, in scena il ribaltone
Aria di crisi: documento firmato da sette Comuni per chiedere la verifica degli equilibri di maggioranza. La presidente Saligari vicina alle dimissioni.
La spaccatura all’interno della maggioranza della Comunità montana è ormai decisa. Nella giornata di oggi o, al più tardi, mercoledì (visto che domani gli uffici sono chiusi per la festività dell’Immacolata) sarà presentato in Comunità montana il documento firmato da sette Comuni del Tiranese in cui si chiede alla presidente, Annamaria Saligari, sindaco di Lovero, la verifica dell’equilibrio e della stabilità della maggioranza.
I Comuni che hanno siglato il documento sono, lo ricordiamo, il Comune di Grosio, il cui delegato l’assessore Gianantonio Pini (in quota Lega Nord) è attualmente anche assessore ai Lavori pubblici all’interno della Cm, il Comune di Tovo con il sindaco Corrado Canali, attuale assessore a Territorio e Ambiente all’interno della Cm, il Comune di Mazzo con il sindaco Franco Matteo Saligari e il Comune di Villa di Tirano con il sindaco Marziano Gagetti. Questi quattro Comuni fanno parte ora della maggioranza della Cm che, dunque, si rivolta contro la presidente Saligari. Ai quattro si sono affiancati i tre Comuni di minoranza (orientati al centro-sinistra) di Tirano e Bianzone con i rispettivi sindaci Franco Spada e Alan Delle Coste e il Comune di Sernio con delegato il vicesindaco Severino Bongiolatti. Resterebbero schierati con la Saligari (e il Comune di Lovero chiaramente) i Comuni di Teglio con Giorgio Bresesti (attuale vicepresidente), il Comune di Aprica rappresentato in giunta esecutiva dall’assessore al Turismo Francesco Cioccarelli, i Comuni di Grosotto con il sindaco Guido Patelli e quello di Vervio con il sindaco Enzo Quadrio.
Una volta che il documento sarà consegnato starà alla presidente Saligari fare le proprie mosse. C’è chi pensa che la presidente darà le dimissioni, mentre c’è chi ipotizza che i giochi siano ancora aperti e ci siano spazi di manovra per sistemare la situazione. In caso contrario alla prima assemblea di Comunità montana utile – che dovrà essere convocata entro la fine dell’anno anche per le solite scadenze – Saligari dovrà rendere conto della stabilità della maggioranza, diversamente verrà sfiduciata.
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