Cinzia e il suo cammino di fede: prima professione religiosa a Colda

Dalle aule scolastiche al convento. Dall’essere docente nella scuola secondaria di primo grado al mettersi alla scuola del Vangelo, secondo il carisma francescano. È la scelta compiuta da Cinzia Del Molino, 52 anni, originaria di Postalesio, che nel tardo pomeriggio di ieri ha pronunciato la prima professione religiosa nella Fraternità Santo Spirito. Nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Colda, gremita di fedeli, il rito si è svolto nella Messa presieduta dal vicario generale della diocesi di Como, monsignor Ivan Salvadori, e concelebrata da una ventina di sacerdoti.

Cinzia ha scelto di impegnarsi, nelle mani del moderatore della Fraternità, padre Francesco Parente, a vivere temporaneamente secondo i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, rivestendo poi il saio francescano, fatto a forma di croce, nel giorno in cui ricorreva l’ottocentesimo anniversario dell’impressione delle stigmate della passione di Cristo nel corpo di San Francesco. Monsignor Salvadori, nell’omelia, ha descritto quello di ieri come «uno speciale momento di grazia per la vita di questa comunità di Colda» e «di consolazione anche per l’intera Chiesa di Como, che tocca con mano, ancora una volta, che il fascino della vita consacrata non si è estinto, ma è ancora vivo». Il vicario generale ha ricordato che la scelta di Cinzia, ieri circondata dall’affetto dei genitori, delle sorelle e di tanti ex colleghi e colleghe (alcune commosse fino alle lacrime), è giunta dopo un periodo di discernimento.

Fino a due anni fa docente di Matematica e Scienze alla Ligari di Sondrio, Cinzia ha poi vissuto a Colda l’anno di postulandato e quello di noviziato. Ieri la scelta di consacrarsi per la prima volta, che rinnoverà fino alla professione perpetua. «Questo rinunciare alla visibilità dei propri abiti per lasciarsi rivestire di Cristo esprime qualcosa di essenziale che attiene al grande mistero della vita consacrata», ha affermato monsignor Salvadori, offrendo poi una spiegazione dei voti. Ha ricordato che «è l’esigenza di amare Cristo con cuore indiviso a rendere comprensibile il voto di castità». E questo non è possibile «senza avere anche il coraggio di compiere dei tagli e delle cesure», fino alla «povertà radicale». Strettamente connesso ai primi due - ha rimarcato il vicario generale - «è il voto dell’obbedienza. Perché «chi obbedisce è libero da sé stesso e, soprattutto, si lascia condurre dal Signore anche là dove umanamente non vorrebbe, nella certezza, però, che la sua mano provvidente non ci abbandona».

Infine, monsignor Salvadori, ha rivolto un’augurio alla nuova sorella della Fraternità Santo Spirito. «Carissima Cinzia - ha detto -, il poverello di Assisi ti accompagni in questo entusiasmante cammino perché tu possa portare in te stessa la forma del Cristo crocifisso e risorto. La Chiesa ti è grata per aver detto il tuo “sì” e oggi, in questo luogo, prega e gioisce per te!». Dopo gli abbracci scambiati con i fratelli e le sorelle della comunità al termine della professione religiosa, Cinzia ha ricevuto anche l’abbraccio di tanti amici e amiche che si sono trattenuti in convento per un momento conviviale.

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