Chiesa: cercasi gestore per il centro sportivo Vassalini

Gestore cercasi per il centro sportivo comunale di Vassalini di Chiesa in Valmalenco. C’è tempo fino all’11 novembre prossimo per proporsi inviando apposita domanda in Comune e per permettere agli aspiranti affidatari di conoscere questa realtà sono state previste delle giornate in cui sono possibili sopralluoghi e la prossima è fissata per martedì 29 ottobre, dalle 15 alle 17.

L’auspicio è che ci sia interesse per questa struttura, un polmone verde all’ingresso di Chiesa, molto amato dai turisti e dai villeggianti che vi si recano regolarmente con i bimbi al seguito per trascorrervi intere mattinate e pomeriggi.

Ci sono i giochi per i bambini, indubbiamente, ma c’è tanto di più, perché il centro è dotato di due campi da beach volley, di tre campi da tennis, due da bocce, uno da roller, un nuovo campo polivalente da basket o pallavolo e sono in fase di realizzazione anche due nuove strutture coperte, un campo da tennis e uno da padel «pronte indicativamente entro fine anno» dice Emanuele De Luca, assessore allo sport e alle infrastrutture sportive di Chiesa.

Nuove opere, queste, finanziate dall’Accordo quadro di sviluppo territoriale per 700mila euro, così come, sempre il Comune, provvederà ad eseguire anche interventi di manutenzione sul fabbricato adibito a bar e a spogliatoi, attingendo a fondi comunali.

Il bar, tra l’altro, è l’unica realtà del centro sportivo che è possibile dare in sub gestione, ovvero la realtà che si occuperà del centro per i prossimi sei anni potrà anche affittare a terzi il bar in se e per se. Negli ultimi otto anni, tutto il centro è stato gestito dall’Asd 1999 Valmalenco e anche quest’ultima estate l’apertura è stata garantita dal medesimo sodalizio con Rossano Pircher, sua figlia e due collaboratori in prima linea.

«Abbiamo fatto una gestione soft, garantendo il servizio bar, ma senza ristorante, solo panini e toast - dice Rossano Pircher - e possiamo dire di aver lavorato bene, soprattutto col tennis. I turisti e i villeggianti hanno cominciato ad arrivare da luglio perché il mese di giugno è stato terribile dal punto di vista del meteo. Però, abbiamo lavorato bene. So che c’è un certo interesse attorno al centro, perché c’è chi mi chiede in merito alla gestione e all’impegno che richiede, che non è poco. L’area è molto vasta e occorre tenerla costantemente pulita. D’estate, in particolare, c’è parecchio movimento».

A pesare sulla valutazione è il fatto di dover versare un canone d’affitto che parte da una base d’asta di 15mila euro annui da versarsi in quattro rate trimestrali a partire dal momento in cui si firma il contratto. Che ha durata di sei anni rinnovabili per altri sei. C’è chi osserva che nessun canone è dovuto per la gestione dei centri sportivi di Lanzada e di Caspoggio, perché gli enti hanno scelto di chiedere in contraccambio la sola manutenzione dei luoghi e del verde, ma in questo caso un tot è dovuto. Non si tratta di una cifra esosa, va detto, per cui l’auspicio è che entro il termine il Comune possa avere una rosa di aspiranti gestori fra i quali scegliere.

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