Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 15 Aprile 2016
«Chiediamo verità e giustizia. Poi il perdono»
Due paesi in lutto per Moira Giacomelli, la donna uccisa a Villa di Tirano
Toccante l’omelia dei due arcipreti - Gremita la chiesa
Occhi lucidi, visi tirati. Sguardi come abbracci alla famiglia di Moira: mamma Amelia, il fratello Gabriele, i numerosi parenti stretti. La piccola chiesa di Sant’Anna ieri pomeriggio è divenuta minuscola e incapace di contenere l’ultimo saluto a Moira Giacomelli, la mamma di 43 anni uccisa venerdì sera a Villa di Tirano dal suocero, ora in carcere. Le due comunità in lutto - quella della frazione di Sant’Anna dove Moira è nata e cresciuta, e quella di Villa di Tirano, dove Moira ha vissuto per diversi anni e dove aveva iniziato a lavorare, dopo essere rimasta vedova - ieri si sono ritrovate abbracciate nel dolore e nella preghiera.E non è un caso se a celebrare la liturgia funebre ieri a Sant’Anna è salito monsignor Marco Zubianiche accanto a sè ha voluto l’arciprete di Villa di Tirano don Remigio Gusmeroli e don Omar Corvi, prete a Como e cugino di Moira. Non era un’omelia facile ma don Marco è riuscito dare un senso di speranza a chi ieri lo ascoltava, smarrito. Prendendo spunto dalla parabola della pesca significativa, tratta dal Vangelo secondo Giovanni, l’arciprete ha ricordato come senza Dio la vita del credente è vuota, come le reti dei pescatori, prima di essere gettate nelle acque del lago. «Dentro ognuno di noi c’è un “uomo vecchio” che vive di maldicenze, odio e cattiverie. Ma c’è anche un “uomo nuovo” che si nutre di misericordia e che sa affrontare le prove. Ebbene, oggi dobbiamo chiedere al Signore e agli uomini verità e giustizia e dobbiamo scegliere se a parlare dovrà essere l’uomo vecchio, quindi il rancore, la vendetta, l’odio, oppure se dare ascolto alla pazienza, alla mitezza, al dominio di sè, alla capacità di compassione e - come cristiani ce lo dobbiamo dire - ha affermato con forza l’arciprete - e alla misericordia, al perdono e alla riconciliazione. Ce lo chiede il Signore e - sono sicuro - ce lo chiede anche Moira: “Fatelo per i miei figli”». Parole che hanno toccato il cuore di tutti i presenti.
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