Cerchi olimpici per la Valtellina: «Il risultato del territorio unito»

Il Distretto agroalimentare di qualità sponsorizzerà i Giochi invernali 2026. Sertori: «Ora sfruttare tutte le occasioni». Palladi: «Soltanto l’inizio di un grande lavoro»

I cerchi olimpici e il marchio Valtellina insieme, in un’unica immagine. Prima ancora delle parole è il “composit logo” - così si chiama -, presente anche sulla torta preparata per l’occasione, a raccontare il risultato del grande sforzo territoriale fatto per accrescere la visibilità della provincia di Sondrio in occasione dei Giochi di Milano Cortina 2026.

Un cambio di passo, uno sguardo più orgogliosamente alto quello ufficializzato ieri nella sala consiliare di palazzo Muzio: in un anno la Valtellina passa da essere official supporter a sponsor dell’evento internazionale. A siglare l’accordo di partnership con la Fondazione Milano Cortina 2026 è stato venerdì scorso, il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina a nome dell’intero territorio. L’intesa rafforza il legame tra la Valtellina e i Giochi con l’obiettivo di mostrare al mondo un territorio unico in cui natura e cultura si incontrano, intrecciando antiche tradizioni enogastronomiche e biodiversità.

Una ricchezza perfettamente rappresentata dal marchio “Valtellina taste of emotion” che aggrega nove denominazioni dop e igp (bresaola della Valtellina igp, bitto dop, Valtellina casera dop, Valtellina superiore docg, Sforzato di Valtellina docg, Rosso di Valtellina doc, Alpi Retiche igt, mela di Valtellina igp e Pizzoccheri della Valtellina igp). A celebrare l’accordo, frutto di un lavoro di rete mai così importante a cui ha creduto per prima la Regione, sotto gli encausti di Usellini i rappresentanti dei soggetti pubblici e privati che hanno collaborato, tutti evidentemente orgogliosi e soddisfatti.

«Oggi siamo qui per il coronamento di un lavoro partito da lontano - ha esordito l’assessore regionale Massimo Sertori ricordando l’avvio dell’iter nel 2021 -, quando pensammo alla possibilità di una partnership con Milano Cortina per sfruttare l’enorme potenzialità delle Olimpiadi per portare nel mondo i nostri prodotti enogastronomici di grande qualità. Sembrava un progetto velleitario e invece grazie alla determinazione e a una forte unità d’intenti siamo arrivati a questo risultato che non era affatto scontato».

La Valtellina ha dovuto chiedere, poi ottenendola, una sorta di deroga per poter portare sulle tavole olimpiche i prodotti locali anche se dello stesso comparto degli sponsor principali. «Da qui in avanti - ancora Sertori - abbiamo un anno prima dell’evento e dobbiamo sfruttare tutte le possibili occasioni per mettere nelle vetrine del mondo i nostri prodotti e la nostra terra».

Onore e onere per il Distretto agroalimentare scelto per portare avanti il progetto. «C’è molta soddisfazione perché arrivare qui non era per nulla scontato - ha sottolineato il presidente Claudio Palladi -. L’anno scorso avevamo firmato per fare da supporter, ma lo status di sponsor ci consente di allargare al turismo e a tutta la serie di esperienze che si possono fare nella nostra destinazione montana». E anche di mettere il marchio Valtellina a fianco dei cinque cerchi e di comunicare direttamente con i consumatori. «E’ stato fatto un bel lavoro - aggiunge - lo splendido inizio di un lavoro territoriale che se andrà avanti non potrà che farci bene».

Grande soddisfazione anche da parte della Fondazione rappresentata da Nevio Devidé, chief revenue officer: «Il territorio è stato proattivo capendo che valeva la pena allargare l’esperienza a tutte le attività presenti facendolo da protagonista - ha ricordato -. E’ un momento virtuoso».

I rappresentanti di Camera di commercio, Loretta Credaro, Confindustria Mario Moro (vice presidente) e Confcommercio Roberto Galli (vice presidente) hanno tutti rimarcato l’importanza del fare rete. «Vedere il nostro marchio insieme ai cinque cerchi è un sogno» le parole di Credaro. «Siamo orgogliosi di averci creduto fin dall’inizio e speriamo che anche dopo le Olimpiadi ci saranno altri progetti territoriali» ha aggiunto Moro. «Abbiamo raggiunto obiettivo della sponsorizzazione al novantesimo minuto, ma questo è solo il punto di partenza - ha concluso Galli -. Abbiamo un anno per comunicare la Valtellina. Adesso dobbiamo cominciare a correre».

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