Cavalcavia del Trippi, la Soprintendenza boccia l’opera olimpica

Del discusso progetto si occuperà anche la trasmissione di Rai Report . Il sindaco Baldini: «Il parere negativo della Soprintendenza conferma, come da noi sostenuto, l’inadeguatezza di questa soluzione»

Bocciato il cavalcavia in località Trippi dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio che ha espresso parere negativo sull’opera olimpica che sta facendo discutere da mesi, di cui si occuperà anche Report, trasmissione Rai in onda domenica 19 maggio. A darne notizia è Barbara Baldini, sindaco del Comune di Montagna, che nella conferenza decisoria del 10 aprile scorso ha ribadito la propria contrarietà all’infrastruttura.

Dopo l’amministrazione, ora anche la Soprintendenza dice no criticando, spiega in una nota il primo cittadino, «il “sistema costruttivo” previsto dal progetto, che si intende realizzare “rendendo evidente la necessità dell’esplorazione di altre soluzioni - il parere espresso dalla Soprintendenza -, da sviluppare in un nuovo studio progettuale e di inserimento ambientale, come richiesto anche nel parere tecnico di Via dalla Soprintendenza speciale per il Pnrr». La contrarietà dell’amministrazione comunale e del Comitato spontaneo «non è dettata da motivazioni ideologiche o partitiche, bensì è supportata da un’ampia base di pareri tecnici provenienti da specialisti diversificati – assicura Baldini -: la nostra posizione è legata alla necessità di valutare attentamente le implicazioni dell’opera sul territorio».

Al proposito, chiede ancora una volta che si valutino altre soluzioni, tra cui anche quella di bypassare il passaggio a livello con il quale termina la tangenziale di Sondrio con un sottopasso: «Più volte abbiamo sottolineato il bisogno di rivalutare altre soluzioni, compresa quella dell’attraversamento sotterraneo, già richiesta dalla Soprintendenza speciale per il Pnrr, che è stata respinta da Infrastrutture Milano Cortina Spa». Secondo Baldini, il parere negativo della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio «evidenzia che i rilievi circa l’inadeguatezza di questa soluzione da noi mossi negli anni trovano piena conferma, e spiace, lo ribadiamo, essere stati i soli, con poche altre voci critiche, a sostenere la necessità di una modifica progettuale dell’infrastruttura, ideata da Regione Lombardia con l’assenso della Provincia e di tutti gli enti sovraordinati e con il silenzio assoluto dei comuni vicini».

Al proposito si auspica che «le nuove amministrazioni (di Montagna, ma anche dei paesi limitrofi) si sentano in dovere di esprimersi: i nuovi candidati sindaci devono far conoscere chiaramente la loro posizione sul tema del cavalcavia in località Trippi, affinché i cittadini possano conoscere il loro punto di vista» l’invito che lancia ai suoi colleghi. Come annunciato allo scadere della consegna delle liste sabato scorso, Baldini non si ricandida, ma non per questo rinuncia a far sentire la sua voce, restando a fianco del Comitato spontaneo.

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