Castione: rinasce il «Castello del leone». Terminati i primi due lotti

Sta ritornando a nuova vita il “Castello del leone”, simbolo castionese, acquistato sette anni orsono dal Comune, che ha scommesso sulla testimonianza storica, con l’obiettivo di farla ritornare patrimonio della comunità. Ma non solo. Anche un recupero e un restauro messo a punto con fini turistici e di promozione del territorio.

«Sono terminati i due primi lotti» conferma Massimiliano Franchetti, consigliere con delega alle Opere pubbliche, ma che era sindaco quando nel 2017 l’amministrazione decise di acquisire la torre di guardia investendo circa 20mila euro. Cinque anni più tardi, con grande sorpresa, dai lavori di restauro di questa torre di avvistamento e, dopo i primi scavi del pietrame, che nel corso dei secoli le si era accumulato attorno, sotto uno spessore di circa tre-quattro metri di ciottoli, fu rinvenuto un maniero.

«Il grosso è stato fatto - prosegue Franchetti -: grazie a questi primi due lotti siamo riusciti a portare alla luce tutti i locali che componevano il maniero». Si tratta di cinque locali, «sul lato nord ed est della torre, di cui sono rimasti solo i muri perimetrali, perché le coperture sono crollate».

Si è poi consolidata «la torre con una intelaiatura di ferro, mentre sul versante sud sono state realizzate opere di presidio e di sostegno di carattere idrogeologico», per la messa in sicurezza ed per evitare che frani del materiale.

Complessivamente per i due lotti sono stati investiti più di 500mila euro, «per l’80% - sottolinea il consigliere - finanziati con contribuiti di enti sovraccomunali». Per il secondo lotto ad esempio, il Comune ha potuto contare su un finanziamento della Provincia su fondi cosiddetti Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) «pari a 230mila euro circa».

Completato il recupero dei locali, terminato il consolidamento statico dell’intera struttura, ora si proseguirà con le opere accessorie «così da rendere fruibile a tutti il “Castello del leone”. Andremo ad applicare una parte dell’avanzo di amministrazione, pari a 70 mila euro». Inoltre il Comune ha partecipato «ad un bando Interreg, con altri cinque Comuni ed ente capofila l’amministrazione di Piuro, chiedendo un contributo di 100mila euro». Bando, il cui esito - positivo o meno -, si avrà solo entro la fine 2024. Con queste risorse, si andrà «a realizzare l’accesso, il percorso di visita, uno spazio da destinare alle manifestazioni, quale una sorta di piccolo anfiteatro. Inoltre doteremo la struttura di luce e di acqua». A realizzare le opere è stata l’Edilizia Zugnoni, impresa di Cosio Valtellino, mentre del restauro si è occupata la ditta archeologica specializzata Sap, s.r.l che ha sede a Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA