Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Novembre 2018
Cantiere aperto alla scuola Credaro
Bambini a lezione tra spifferi e rumori
I genitori lamentano disagi per alunni e insegnanti per il protrarsi dei lavori L’assessore Massera rassicura: «Sarà questione ancora soltanto di pochi giorni»
Rumori durante le lezioni, palestra e biblioteca chiuse e sala mensa rimasta al freddo per qualche giorno. Alla scuola primaria Credaro i lavori di ristrutturazione stanno richiedendo più tempo del previsto e i genitori lamentano disagi per alunni e insegnanti, per la presenza del cantiere. Sarà questione ancora di pochi giorni, assicurano da palazzo Pretorio: il Comune ha «sollecitato più volte l’impresa incaricata», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Massera e le operazioni si concluderanno entro la fine della settimana prossima.
A segnalare la situazione problematica è stato il papà di un alunno della scuola di via Bosatta, anche a nome di altri genitori: al centro dell’attenzione, la situazione creata dai ritardi negli interventi di sistemazione che dalla primavera scorsa interessano le due palazzine della scuola.
Durante l’estate è stato sostituito il tetto dell’edificio della mensa - che era ancora in buone condizioni ma conteneva amianto - e poi le operazioni sono proseguite sugli spazi interni. Nel frattempo però gli alunni sono tornati in classe e il cantiere si fa sentire: «I lavori continuano durante le lezioni – scrive il cittadino - e i bambini faticano nelle normali attività a causa dei rumori. Inoltre non possono utilizzare la biblioteca e la palestra perché inagibili e occupate per i lavori. C’è stato anche un disservizio in mensa, i bambini e le maestre hanno mangiato al freddo, poi si è cercato di porre rimedio con delle stufette elettriche».
. In Comune la situazione «è nota, purtroppo», sottolinea l’assessore: «In questi mesi l’ufficio tecnico ha sollecitato più e più volte l’impresa perché stringesse i tempi - spiega Massera -, non siamo soddisfatti di come stanno andando le cose e mi scuso per i disagi. Dopo i numerosi solleciti, abbiamo intimato all’azienda di ultimare gli interventi entro una settimana, perché non è tollerabile che si vada ancora oltre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA