Canoni concessioni idroelettriche, è record: 75 milioni per la provincia di Sondrio

Dalle acque una pioggia di milioni sulla provincia di Sondrio. Mai così tanti. Ammontano a 75 milioni di euro le risorse 2024 a disposizione del territorio attraverso l’Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) sottoscritto nel luglio 2007 e con cui la Regione si impegna ad assicurare annualmente il trasferimento dei proventi relativi ai canoni delle concessioni idroelettriche. Quindici milioni in più rispetto allo scorso anno - quando i 60 milioni erano già stati un record - grazie al recupero di 15 milioni di euro di sovracanoni arretrati.

E’ stata la presentazione della variazione al bilancio di palazzo Muzio, uno degli ultimi atti del consiglio provinciale in scadenza, a svelare l’entità della somma per questa annualità. «Una variazione consistente che deriva dai fondi dell’Aqst - ha detto Alan Vaninetti cui negli ultimi anni è stato affidato il compito di illustrare i dati di bilancio dell’ente e che giovedì lo ha fatto per l’ultima volta -, un unicum in regione Lombardia che tutte le altre province ci invidiano. Di questi 75 milioni, 16 sono destinati alla parte corrente (10 milioni aggiuntivi rispetto al solito), per le spese di funzionamento dell’ente cioè, mentre gli altri 59 in conto capitale».

Per la loro destinazione bisognerà attendere le decisioni del tavolo di coordinamento e il successivo avallo della giunta regionale cui spetta il compito di deliberare in proposito, ma intanto la certezza della somma c’è. «Speriamo che tutte queste risorse vengano spese con scienza e coscienza per il bene dell’intero territorio, visto che si parla di accordo quadro di sviluppo territoriale» l’auspicio espresso da Vaninetti.

Una riflessione quella su migliore utilizzo dei proventi derivanti dai canoni delle concessioni idroelettriche che impegna enti ed amministratori da tempo, riproponendosi come tema forte pressoché ad ogni annualità del programma. Risorse così ingenti, d’altra parte, meritano di essere utilizzate per la crescita del territorio e il potenziamento dei suoi servizi attraverso una prospettiva di investimento di ampio respiro. Una strategia a media e lunga scadenza.

«L’Aqst rappresenta l’opportunità di finanziamento più importante che ricade sul nostro territorio - ha ricordato anche il presidente della Provincia Davide Menegola in aula -. Il valore così straordinariamente ingente di quest’anno, per valore e somme destinate, consente di sviluppare una serie di progettualità e opere importanti in capo ai singoli enti che hanno sempre dimostrato una buona gestione dei fondi». «C’è da augurarsi - ha aggiunto - che anche in virtù di una programmazione più condivisa e puntuale, capace di tracciare una cornice entro la quale andare a collocare queste risorse, possa essere favorita la coprogettazione dei territori, ci possa essere cioè una capacità dei Comuni di mettersi insieme per proporre progetti strategici per l’intero territorio. Da questo punto di vista è emblematico quello che è stato fatto quest’anno dagli otto Comuni della costiera dei Cech che si sono messi insieme per la valorizzazione e lo sviluppo sociale, economico e culturale di un territorio ampio e peculiare “casa” per 11mila cittadini. Quello potrebbe essere un modello da riproporre su scala più vasta, così che i fondi che verranno destinati possano avere un effetto leva di sviluppo maggiore».

Un appello a pensare a opere emblematiche, dunque, quello di Menegola, ad utilizzare cioè risorse straordinarie per fare cose altrettanto straordinarie a beneficio non soltanto del singolo comune, ma dell’intera comunità provinciale. Se l’invito sarà accolto lo si saprà a breve visto che proprio in questi giorni è previsto che si riunisca il tavolo di coordinamento.

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