Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 10 Febbraio 2017
Buche sulle strade, «mancano i fondi»
Più di un milione per gli asfalti, quasi la stessa cifra per la manutenzione straordinaria ogni anno, ma anche 400 chilometri di strade. Il risultato è che sull’emergenza la Provincia riesce a dare risposte adeguate, ma che non riesce a mettere a punto un piano organico di manutenzioni ordinarie.
A fare il punto della situazione all’indomani delle crescenti lamentele per lo stato delle arterie locali - non solo quelle di palazzo Muzio, ma anche le Statali di competenza dell’Anas - e alla vigilia dell’incontro dell’Unione delle Province italiane (Upi) chiamata a discutere proprio dei bilanci degli enti, è Luca Della Bitta, il presidente di palazzo Muzio.
«In questi ultimi anni - dice - non abbiamo mai messo a bilancio meno di 1/1,2 milioni di euro per gli asfalti delle nostre strade e un’uguale cifra per la manutenzione straordinaria. In passato le cifre erano più alte e consentivano maggiori interventi, ma con i tagli ai nostri fondi è già tanto che riusciamo a garantire questi interventi». Opere però non risolutive. «Sull’emergenza ce la caviamo - insiste Della Bitta -, ma serve una programmazione di più ampio respiro per poter far fronte a tutto. Ma senza soldi non si va da nessuna parte».
I numeri sono emblematici. «Lo scorso anno, a fronte di un bilancio di ventitré milioni di euro (al netto delle spese correnti) - sciorina i dati Della Bitta - a Roma, secondo il riparto nazionale, sono andati 10 milioni di euro e per quest’anno, se non cambia nulla, ne andranno quattordici. È evidente che è difficile lavorare in queste condizioni. In ogni caso noi riconfermeremo almeno questo impegno di spesa». Una scelta possibile quella di palazzo Muzio, a differenza di quanto accade in molte altre Province, grazie ai fondi del demanio idrico che anche l’anno scorso, anziché per gli investimenti come era sempre stato, sono andati a coprire le spese per la manutenzione di strade e scuole.
«Ma questo non è giusto - dice Della Bitta -. Visto che le deleghe in quelle materie sono di competenza delle Province, i nostri enti dovrebbero avere anche i relativi fondi per espletare i compiti affidati. Non è così». Un punto questo sul quale l’Upi insiste da tempo e sul quale batterà anche durante la riunione convocata per la prossima settimana a Roma. «Vogliamo far sentire le nostre voci» ancora Della Bitta che il 16 sarà a Roma insieme agli altri colleghi ad affrontare il tema dell’emergenza bilancio in cui si dibattono tutti gli enti.
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