Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 24 Febbraio 2017
Buche e rattoppi, in città le strade
sono messe male
Sondrio, danni da gelo nel centro storico e in periferia. Balzelli insidiosi per biciclette, passeggini e disabili. E in via Ventina gli escavatori hanno rovinato l’asfalto.
Il Generale Inverno, prossimo ad essere sconfitto dalla primavera, ha aperto molte ferite non solo nelle principali arterie di comunicazione della provincia, ma anche nella viabilità secondaria e in quella dei comuni. In città non mancano i danni provocati dal gelo e, in alcuni casi, anche dal protrarsi dell’incuria.
Se in centro storico non sono pochi i rabberciamenti al selciato di porfido compiuti con badilate di asfalto, le pavimentazioni stradali in condizioni peggiori si trovano nelle zone periferiche, senza distinzione di coordinate geografiche. In via Giuliani e via Gramsci, nonostante l’abbattimento di dieci pini marittimi nel febbraio dello scorso anno, non è stato completamente risolto il problema delle radici che creano dislivelli e fratture nell’asfalto. Anche in via Meriggio, in cui nell’ultimo decennio sono aumentate le costruzioni, il manto stradale non è in condizioni migliori e si presenta come un puzzle.
La situazione non è la medesima in alcuni tratti di via Diego Gianoli e via Don Guanella. Scavi per lavori ai sottoservizi e riparazioni per le rotture dovute al dilavamento e al gelo hanno creato tanti balzelli meno percepibili se si viaggia con autoveicoli ammortizzati, ma più insidiosi per biciclette, passeggini o anche per chi ha qualche difficoltà motoria.
Sul tratto in salita che porta via Tremogge su lungo Mallero Cadorna c’è una delle situazioni peggiori: brevi chiazze di vecchio asfalto lasciano spazio ad altro più recente, ma anche a cemento e a vistose buche. Che non mancano pure in via Vigoni, soprattutto dopo i lavori per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale in zona Cristallo. Quando, quasi due anni fa, è stato pavimentato il collegamento con il parcheggio di via Aldo Moro, uno dei residenti si è fatto riempire dagli operai al lavoro una carriola di asfalto per cercare di colmare le buche più profonde, ma la situazione è migliorata di poco e con il tempo i rabberciamenti si sono sfaldati.
Le buche non mancano anche nelle due strade che su via Ventina si aprono a destra e a sinistra del sottopassaggio inaugurato due anni fa. In alcuni tratti di una di queste, via Chiareggio, manca anche completamente l’asfalto che è perlopiù sfaldato e frammentato. Peggiore la situazione dell’altra traversa di via Ventina, che consente l’accesso a 28 unità abitative e ai rispettivi garage. «Fino all’inizio dei lavori per la realizzazione del sottopassaggio - spiega una residente - la situazione del manto stradale era buona. Poi, qui davanti al nostro condominio, è stato portato del materiale per realizzare una rampa che durante i lavori consentisse la salita dei mezzi da cantiere sulla massicciata ferroviaria. Grossi escavatori hanno percorso più volte la nostra via e hanno creato dei danni visibili». Anche qui i residenti hanno provato a darsi da fare, cercando di colmare le buche con del cemento, che però ha resistito per poco più di un anno.
Prima dell’inaugurazione del sottopassaggio l’ingresso delle due vie è stato asfaltato. «Ma solo per pochi metri - precisa la residente -. E, quando abbiamo chiesto spiegazioni ai tecnici del Comune, ci è stato risposto che mancavano ancora le opere di impermeabilizzazione sui confini dell’area condominiale e che con l’asfaltatura avremmo rischiato di avere danni per l’acqua direzionata dalle pendenze verso la casa. Questi lavori intanto sono stati compiuti, ma le condizioni della strada continuano a peggiorare». E sono simili pure a quelle di via Rota, dove ha sede il comando provinciale della Guardia di Finanza. Anche lì un’asfaltatura completa manca da anni.
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