Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 21 Dicembre 2016
Bonvini, un “Ligari” per la sua generosità
Che supera i 50 anni
Oggi c’è stata l’assegnazione del riconoscimento. Il suo impegno nella Croce rossa e nell’Unitalsi. Le missioni di soccorso e raccolta di aiuti umanitari.
Generosità verso il prossimo, senza limiti di tempo (la esercita da oltre cinquant’anni in associazioni come la Croce rossa e l’Unitalsi) e di spazio (i suoi viaggi come barelliere a Lourdes non si contano, molte anche le incursioni, anni addietro, nell’ex Jugoslavia dilaniata dalla guerra).
Questo, in estrema sintesi, il profilo di Sergio Bonvini, che martedì (alle 18, sala consiliare del Comune di Sondrio) ha ricevuto il Ligari d’Argento. Il nuovo insignito continua così degnamente l’elenco dei personaggi che hanno ben operato a favore della comunità nelle varie espressioni dell’impegno sociale. Sergio Bonvini è nato a Sondrio il 19 novembre 1934 ed è persona conosciuta e stimata. Volontario della Croce rossa dal lontano 1962, è tuttora sulla breccia; difatti riveste la carica di vicepresidente onorario e tiene le lezioni di codice etico in tutti i corsi per nuovi volontari. Ma non si è certo risparmiato in qualsiasi ruolo gli fosse, in precedenza, richiesto di operare. Ha svolto servizio come autista-soccorritore sulle autoambulanze.
Dopo i 65 anni, ha continuato con il servizio dialisi e trasporto sanitario semplice e ha partecipato in prima persona a numerose missioni di soccorso e raccolta di aiuti umanitari in occasione di gravi calamità. Tra le tante ricordiamo la frana di Tresenda del 1983, il terremoto del Friuli e quello dell’Irpinia, l’alluvione in Valtellina del 1987, il terremoto nelle Marche del 1997.
Nel 1997 si è recato anche a Zara con un carico di derrate alimentari per la popolazione duramente colpita dalla guerra civile; dopo aver constatato la gravità della situazione ha promosso e organizzato in valle ulteriori raccolte di aiuti che ha portato a Zara con più spedizioni fino alla fine della guerra nel 1996. Stessa cosa ha poi fatto per la città di Sarajevo nel 1997 e nel 1998.
A queste attività umanitarie ha affiancato l’attività d’istruttore di guida (formando negli anni centinaia di autisti-soccorritori) e di operatore radio, dando il suo apporto per la creazione di una maglia radio provinciale. Oltre che in Croce rossa, ha operato e opera tuttora come volontario per l’Unitalsi e nell’ottobre dell’anno scorso si è recato in treno a Lourdes con gli ammalati.
La commissione degli ex sindaci ha esaminato le cinque candidature pervenute e la scelta è avvenuta dopo ampia discussione sulle figure delle personalità che i cittadini hanno proposto. Questa la motivazione che ha indotto la commissione ad assegnargli il riconoscimento per l’anno 2016: «Nonostante i suoi ottantadue anni, è tuttora volontario nell’ambito dell’accoglienza dei migranti, della distribuzione viveri ai bisognosi e nell’insegnamento del codice etico ai nuovi volontari, svolgendo questi servizi con la passione di sempre. Tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui ne hanno apprezzato la disponibilità all’ascolto, la sensibilità e la grande umanità, lo spirito di servizio e la dedizione appassionata, che lo hanno sostenuto anche in periodi non facili della sua vita privata».
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