Bomba a mano trovata in un cantiere a Sondrio, arrivano gli artificieri

A febbraio fu un San Valentino “esplosivo” a salutare il brillamento dell’ordigno bellico ritrovato qualche giorno prima per caso nel cassetto di una casa a Scarpatetti, adesso sarà la vigilia dell’estate a tenere a battesimo l’esplosione controllata di un’altra bomba a mano.

Se non ci saranno emergenze altrove, arriveranno oggi a Sondrio gli artificieri del Decimo reggimento Genio guastatori di Cremona per far brillare l’ordigno, presumibilmente della Seconda guerra mondiale, rivenuto nel primissimo pomeriggio di martedì in uno dei tre cantieri che insistono sulla via Stelvio, nel tratto compreso tra l’ospedale e la caserma dei Carabinieri.

La bomba a mano è stata rinvenuta durante gli scavi per i lavori dei sottoservizi di casa Parmiani, la sorta di dependance a fianco di villa Lambertenghi, anch’essa sottoposta ad opere di ristrutturazione con l’intento di riportarla all’antico splendore, nella sabbia vicino al muro che divide le due proprietà. Sono stati gli operai impegnati nei lavori a trovarla e a segnalarla immediatamente alle forze dell’ordine che poi sono intervenute con una pattuglia e alcuni agenti della Polizia di Stato per mettere in sicurezza la zona, transennandola. Sono stati applicati i sigilli, che ancora delimitano l’area, fermati i lavori in tutti e tre i cantieri e mandati a casa gli operai. Mentre non è stato preso alcun provvedimento di limitazione nei confronti dei residenti dei condomini vicini reputando, evidentemente, che la bomba, che sta nel palmo di una mano ed è priva di spoletta, non costituisce un pericolo essendo già stata maneggiata.

Oggi gli artificieri di Cremona avranno il compito di organizzare il brillamento dell’ordigno in una zona sicura, proprio come fatto a febbraio. Dettagli dell’operazione al momento, complice anche la giornata di festa patronale di ieri, non ne sono trapelati. Quel che invece si respira è la seria tranquillità con cui la situazione viene affrontata anche in Questura.

A febbraio gli uomini del Decimo reggimento Genio guastatori di Cremona, accompagnati dagli agenti della Polizia di Stato e dalla scorta sanitaria di Como e coadiuvati per la sicurezza dagli agenti della Polizia municipale e della Protezione civile decisero di far brillare l’ordigno sulla sponda dell’Adda, nella parte più a sud del parco Bartesghi. Presumibilmente la stessa scelta che sarà presa anche in questo caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA