Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 06 Luglio 2021
Bivacco distrutto
«Un fatto vergognoso
Chi ha visto parli»
Albosaggia Il sindaco sui vandalismi alla baita Facetti
Si stringe il cerchio attorno ai vandali che hanno messo a soqquadro il bivacco “Fausto e Stefano Facetti”, noto anche come “Baita di Sciuc”, ai 2mila metri del versante nord ovest del Meriggio, nel territorio comunale di Albosaggia. Se inizialmente si era pensato ad una devastazione compiuta nella notte fra venerdì e sabato scorsi, ora, una prima certezza è stata posta: il misfatto risale alla notte seguente.
«A scoprire il vandalismo, domenica mattina, è stato Bruno Facetti, il custode del bivacco e padre dei due gemelli, Fausto e Stefano, cui è dedicato - precisa il sindaco Graziano Murada -. In un primo momento avevamo pensato potesse risalire alla notte fra venerdì e sabato, invece nelle ore successive alla scoperta siamo stati chiamati da una persona, passata dal bivacco sabato pomeriggio, e che l’aveva trovato in perfetto stato. Quindi i vandali, si presume almeno quattro e cinque ragazzi, lo hanno raggiunto sabato sera, per poi lasciarlo all’alba di domenica».
Queste le prime certezze, frutto anche del sopralluogo effettuato ieri mattina, in alta quota, dal sindaco stesso e dai carabinieri della Compagnia di Sondrio cui subito si era rivolto per sporgere denuncia per danneggiamento.
«I danni in sé non sono ingenti - assicura Murada -, perché possiamo parlare di 2-3mila euro fra porta a vetro rotta, materiale di primo soccorso buttato di qua e di là, materassi sporcati, così come coperte, lenzuola e tende tutte da pulire. L’arredo, frutto di una donazione della famiglia Facetti, almeno quello, non è danneggiato, ma posso assicurare che entrare nel bivacco questa mattina è stato come ricevere un pugno nello stomaco».
Eloquenti le immagini, fatte di bottiglie di birra vuote, cocci, resti di cibo e rifiuti disseminati ovunque, alimenti sparsi qua e là, materassi buttati giù dai letti (dodici, in tutto, i posti letto a disposizione), e, persino, le componenti del kit di primo soccorso asportate dalla loro sede e gettate in giro.
«Ora, fatto salvo che tutti siamo stati ragazzi e qualche cavolata l’abbiamo fatta - ammette il sindaco -, a me pare che qui siamo andati ben oltre. Ripeto, non è per il danno in sé, ma è il gesto che è inammissibile, irrispettoso verso tutta la comunità, perché il bivacco è di proprietà comunale, ristrutturato con fondi pubblici, mentre l’arredo è stato donato, interamente, dalla famiglia Facetti in ricordo dei due gemelli morti, ventenni, in un tragico incidente avvenuto nell’88, a Sondrio, in via Vanoni. Dopodiché il bivacco è gestito dalla Fondazione Albosaggia, ed è frequentatissimo, tutto l’anno. In inverno da scialpinisti e ciaspolatori, nel resto dell’anno da escursionisti che si avventurano, regolarmente, in zona. E che hanno, nel bivacco un importante punto di riferimento».
Tant’è che, in tanti anni, considerato che la ristrutturazione è del 2013, non è mai successo niente. Sempre riconsegnata, la struttura, in perfetto ordine, con vettovaglie, alimenti, servizi igienici e “reparto” notte intatti. Stavolta, invece, non è stato così.
«Considerato che i ragazzi, perché penso proprio che di ragazzi si tratti - dice il sindaco -, sono saliti a piedi da San Salvatore, in quanto sulla pista forestale che conduce al bivacco non ci sono segni di auto o moto, nella serata di sabato, per ridiscendere all’alba di domenica, confidiamo nel fatto possano essere stati visti da altri escursionisti in salita domenica mattina. Per cui invito chiunque abbia visto qualcosa a farcelo sapere al più presto».
Le indagini sono in corso.
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