Un dolce povero per aiutare chi è in difficoltà. Dopo Domino, il cioccolato bianco e nero dello scorso anno, in questo 2024 è stata scelta la bisciola, dolce della tradizione locale che si dice sia nato sul finire del 1700 per rispondere a una richiesta di Napoleone, per la consueta campagna natalizia pensata e promossa nell’ambito di ProPositivi, il progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Pro Valtellina e con il consorzio di cooperative sociali Sol.Co Sondrio.
La proposta è quella di “Pepita”: bisciola di 200 grammi prodotta dal panificio Cao di Ardenno, certificata a marchio Valtellina, racchiusa in una confezione di cartone a forma di soldatino schiaccianoci che, una volta vuota, potrà essere trasformata in un salvadanaio dove riporre “pepite” di genere diverso. Perché nulla deve andare sprecato. L’iniziativa giunta alla sua nona edizione unisce Sondrio a Morbegno, città sedi dei due empori solidali cui saranno devoluti i ricavi delle vendite del dolce offerto a 10 euro.
«Abbiamo scelto la bisciola perché è un dolce povero, fatto con i prodotti del territorio che ci sembrava perfetto per simboleggiare l’aiuto nei confronti di chi ha più bisogno - spiega Marco Dell’Acqua, presidente di Pro Valtellina e e membro della commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo -. Mi auguro che la raccolta fondi sia ancora più forte e decisa di quella degli altri anni in una provincia che eccelle sempre per generosità».
«Con questa nuova campagna natalizia vogliamo valorizzare due aspetti - aggiunge Christian Cabello di Pro Valtellina -: l’altruismo e le eccellenze gastronomiche del territorio. Siamo molto felici di poter esprimere quel senso di prossimità che ci ha indicato papa Francesco esortandoci ad aprire i nostri cuori alle persone in condizioni di fragilità, consentendo a tutti di vivere un Natale sereno».
Le prenotazioni per “Pepita” sono già aperte e le bisciole potranno poi essere ritirate a partire dall’8 dicembre nei due empori solidali di Sondrio e Morbegno, ma anche all’evento di Christmas art in Bassa valle o ai mercatini di Natale del capoluogo dove Propositivi sarà presente il 14 dicembre. Di base la produzione sarà di circa 1600 pezzi che potranno però arrivare fino a 2000. «Se siamo arrivati fin qui è perché ci sono enti che ci sostengono, gente che dona, associazioni e volontari che si impegnano quotidianamente - sottolinea Massimo Bevilacqua direttore di Sol.Co Sondrio -. Stiamo facendo tanto a dimostrazione che il nostro territorio sa fare comunità, aspetto che non può essere considerato scontato». Un modo di fare comunità che è dimostrato anche dall’esperienza dei due empori solidali che l’iniziativa intende sostenere. «La donazione per una Pepita - spiega Valentina Bertola di Sol.Co - corrisponde all’incirca a un pasto per una persona sola. Con 150 euro, corrispondenti a 15 pepite, si sostiene la spesa alimentare per una settimana per una famiglia, con 500 euro (50 pepite) la spesa alimentare mensile per una famiglia di quattro persone». Insieme al valore in sé della bisciola e del suo acquisto -« anche le piccole donazioni aiutano a far grande la solidarietà »-, l’iniziativa nasce anche nel segno della sostenibilità, della cultura del non spreco «di cui - continua Bertola - il dolce valtellinese è emblema». Tutte le informazioni relative alla campagna natalizia di Propositivi sono rintracciabili sul sito e sulla pagina Facebook. Ma dimostrazione della fidelizzazione della gente nei confronti delle proposte di solidarietà, ancora prima che l’iniziativa fosse lanciata c’era già stata una prenotazione.
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