Bim, torna lo skipass unico per i ragazzi: pagando un giorno si scia tutto l’anno

Ottomila tessere rilasciate lo scorso anno per un’iniziativa unica nel panorama lombardo che si è andata via via consolidando negli anni, che nel prossimo futuro potrebbe allargare le maglie per raggiungere tutti i ragazzi delle superiori e attraverso la quale il territorio prova a trovare un “campioncino” made in Valtellina.

Potranno essere presentate da martedì primo ottobre, le domande per lo “Skipass provinciale”, la speciale tessera destinata a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni (beneficiari i nati tra il primo gennaio 2009 e il 31 dicembre 2021), che risiedono in uno dei Comuni della provincia di Sondrio con cui sciare per l’intera stagione potendo usufruire degli impianti al prezzo simbolico di 50 euro.

«Pagando un giorno - sottolinea il presidente del Bim, Alan Vaninetti - di fatto si scia tutto l’anno e soprattutto ovunque: da Livigno a Madesimo che è la grande vittoria del territorio».

L’iniziativa è sostenuta con 360mila euro dello stesso Bim, della Provincia, delle cinque Comunità montane e del Comune di Sondrio, ed è resa possibile dalla disponibilità delle società che gestiscono gli impianti di risalita che rinunciano a gran parte degli introiti. «Dobbiamo ringraziare loro per l’impegno e anche i Consorzi turistici che lavorano per la gestione e il rilascio delle tessere» specifica Vaninetti.

L’iniziativa è arrivata al nono anno consecutivo, segno evidente non solo della bontà della proposta, ma anche della capacità del sistema intero di fare rete. «Lo skipass provinciale gratuito è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato di cui beneficiano i cittadini, nel caso specifico i ragazzi e le loro famiglie, e che va a vantaggio del nostro sistema turistico - sottolinea Vaninetti -. L’adesione dei partner e il positivo riscontro in termini di tessere distribuite testimonia il gradimento che riscuote. Come Bim siamo orgogliosi di offrire ai nostri ragazzi l’opportunità di praticare gli sport sulle nostre montagne, alimentando la loro passione: con le famiglie potranno frequentare le località sciistiche per le loro giornate sulla neve».

Dal primo ottobre e fino al 15 novembre, le famiglie dei beneficiari potranno presentare la domanda presso uno dei recapiti convenzionati, fra Consorzi turistici, Info point, Comuni e Pro Loco, suddivisi per comune di residenza. Serviranno l’autocertificazione della residenza, la fotocopia del documento d’identità e una fototessera recente. I possessori della key card dell’anno scorso dovranno soltanto rinnovarla. Al momento del rilascio dello skipass, oltre ai 50 euro, verrà richiesto anche il pagamento di 5 euro, per il supporto keycard, mentre la nuova emissione della tesserà avrà un costo di 20 euro.

Per i ritardatari, coloro che decideranno di approfittare dell’iniziativa dopo il 15 novembre il costo dello skipass sarà di 70 euro. Per sensibilizzare gli utenti riguardo al valore dell’iniziativa è confermata la penale di 100 euro per abusi nell’utilizzo dello skipass.

«Grazie a questa iniziativa - dice il vice presidente del Bim, Fernando Baruffi - si azzerano anche i costi per l’utilizzo degli impianti da parte degli istituti scolastici che organizzano corsi di sci per i loro alunni». Risultati positivi che stanno spingendo il Bim e gli altri enti coinvolti a valutare il possibile ampliamento della platea. «C’è da considerare il rapporto tra costi e benefici - ancora Baruffi -, ma ad esempio per la fascia dai 16 ai 18 anni si potrebbero mettere altre regole. Vedremo. Allargare la base è positivo per tutti: per le famiglie, per gli impiantisti e per l’indotto che ruota intorno al mondo dello sci e per lo sci stesso. Chissà che in questo modo non si possa trovare qualche campioncino valtellinese. Più si allarga la platea e più è possibile che accada».

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