
Sondrio
È passata una settimana e ancora non è possibile avere informazioni sul futuro del Consorzio Bim dell’Adda. la situazione è congelata da giovedì scorso. le nomine rimaste in sospeso durante l’assemblea per consentire verifiche di legalità e legittimità richieste dagli esponenti di Fratelli d’Italia, in particolare dal sindaco di Grosotto, Antonio Sala della Cuna.
Dopo la votazione, che ha visto vincere a mani basse la lista con candidato presidente Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, con 101 voti contro 27, l’avvocato e primo cittadino ha infatti chiesto al segretario Cesare Pedranzini di verificare la conferibilità degli incarichi.
L’avvocato e primo cittadino, in particolare, ha portato all’attenzione dell’assemblea e del segretario del Bim, che ricopre il ruolo del responsabile della corruzione del Consorzio, la fattispecie di cui all’articolo 7, comma secondo, lettera c) del decreto legislativo numero 39/2013 in tema inconferibilità di incarichi a componenti di organo politico di livello regionale e locale che sancisce: «A coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della Provincia, del Comune o della forma associativa tra comuni che conferisce l’incarico, ovvero a coloro che nell’anno precedente abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell’amministrazione locale che conferisce l’incarico, nonché a coloro che siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Province, Comuni e loro forme associative della stessa regione, non possono essere conferiti incarichi di amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale».
Ma dopo una settimana non si conoscono ancora gli esiti delle verifiche sia sul decreto che sulle tre delibere di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) portate dall’avvocato Sala Della Cuna a conferma della loro convinzione, perché riferite proprio ad enti come i consorzi, quale è proprio il Bim.
E se in questi giorni non si sono fatte attendere le reazioni di sindaci e politici valtellinesi e valchiavennaschi, per la grande maggioranza contrarie all’iniziativa di Fratelli d’Italia, non si è sentita ancora la voce del segretario del Pedranzini, impegnato da giovedì scorso a districare l’intricata matassa.
E fino a che non si pronuncerà, non si potrà procedere con il conferimento degli incarichi ai membri di una o dell’altra lista candidata.
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