Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 19 Giugno 2016
Bicincittà a Sondrio, quanti dubbi
«Non può funzionare»
Piasini (Lega) ricorda i costi elevati e il basso numero di utenti. E non convince la riorganizzazione.
Il bike sharing è ripartito, ma «già con le ruote sgonfie», perché la disposizione delle postazioni non è equilibrata e «non si capisce il senso della riorganizzazione». È scettico il capogruppo della Lega Maurizio Piasini, sulla nuova veste del servizio Bicincittà attivata nei giorni scorsi dal Comune: un tentativo di rilancio «che avviene ormai ogni anno e che finora non ha dato i risultati sperati», dice Piasini sottolineando le «tante risorse economiche spese dal 2010 ad oggi» per il servizio. In questi anni Bicincittà non è mai decollato, ricorda Piasini, con numeri di utenti sempre piuttosto bassi, tant’è che il Comune ha deciso di ripensare il tutto con la nuova veste rivolta soprattutto ai pendolari. Ma secondo il capogruppo del Carroccio difficilmente sarà questa la volta buona, perché a suo avviso nella riorganizzazione ci sono molti elementi poco efficaci. «L’assessore parla di un ampliamento del servizio che copre i principali parcheggi della città – spiega Piasini - dimenticando quelli di via Torelli, di viale Milano, del campus, importante quest’ultimo visto che l’amministrazione punta ad incentivare l’ingresso alla città dalla parte sud».
Ma i “buchi” nella mappa delle postazioni secondo il consigliere comunale della Lega non sono l’unico problema, anzi. «Non si danno dei punti di partenza ed arrivo per chi vuole prendere e lasciare la bici – afferma Piasini -, i percorsi saranno obbligati da parcheggio a parcheggio, senza avere la possibilità di lasciare la bicicletta nel centro città. Singolare poi non aver pensato di creare uno stallo a ridosso del sentiero Valtellina, magari nel parcheggio in Albosaggia dove già si noleggiano le bici per il percorso ciclabile». Questa soluzione, sottolinea Piasini, avrebbe permesso un collegamento fra la stazione ferroviaria e il sentiero Valtellina tramite le bici arancioni del bike sharing cittadino, «in modo da incentivare davvero l’uso della bicicletta anche per chi arriva in treno».
La revisione di regole e mappa di Bicincittà, insomma, non ha convinto il gruppo consiliare della Lega, che promette di seguire con attenzione l’andamento del servizio (come fatto anche in passato). «Questa riorganizzazione – conclude Piasini – sembra un ultimo tentativo, e neppure tanto convinto, per rilanciare un servizio che non ha mai preso seriamente il via, ma che non si vuole abbandonare perché è una bandierina da sventolare per le classifiche green che si stilano ogni anno sulle città. Bisognerebbe avere il coraggio di rimettere tutto in gioco e credere in questi progetti, oppure cancellarli evitando continui sprechi di risorse».
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