Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 25 Ottobre 2015
Basta code e semafori a Piateda: riapre il ponte della Streppona
Niente più attese per gli studenti sul pullman per andare e tornare da scuola. Il ponte della Streppona, chiuso dal 25 maggio scorso, è stato finalmente riaperto. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la conclusione dell’opera strategica.
Da ieri niente più gimkane per raggiungere Boffetto da Piateda e viceversa. Niente più semafori in via Paleari, molto contestati in questi mesi. Niente più attese per gli studenti sul pullman per andare e tornare da scuola. Il ponte della Streppona, chiuso dal 25 maggio scorso, è stato finalmente riaperto. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la conclusione dell’opera strategica per Piateda che ha previsto la riqualificazione del ponte con allargamento della carreggiata e l’aggiunta di due passerelle pedonali e ciclabili ai lati. Tanti i cittadini che hanno voluto presenziare al taglio del nastro e alla benedizione del ponte, fatta da don Angelo Melocchi, fra questi anche le autorità, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i sindaci dei paesi vicini, i progettisti e i dipendenti comunali.
Emozionato il sindaco, Aldo Parora, che ha voluto all’inizio della cerimonia ringraziare il progettista Benedetto Del Simone, l’impresa Rigamonti che ha realizzato l’opera e gli operai che concretamente l’hanno costruita. Un’opera «bella da vedere – ha detto Parora -, ma anche particolare. Già a partire dalla progettazione si è vista la capacità dei professionisti che hanno dovuto fare in modo che il ponte, dove prima due auto non riuscivano a passare contemporaneamente, sia transitabile in modo più sicuro per i veicoli, i pedoni e i ciclisti. Dico la verità: questa struttura ha sollecitato discussioni. In paese se ne sono sentite tante in questi mesi: “Starà su?”, “Cadrà?”. Oggi vediamo finito il ponte, restituiamo alla comunità una struttura funzionale dove due auto contemporaneamente potranno circolare, oppure un camion agibilmente, mentre le passerelle garantiranno sicurezza a pedoni e ciclisti».
L’opera è costata 304mila euro di cui 136mila euro di finanziamento regionale reperito tramite la Comunità montana di Sondrio.
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