
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Settembre 2021
Bar da favola in Spagna
Firmato da un valtellinese
A Barcellona Gestito dal tiranese Corradini, è tra i primi cinque locali al mondo secondo “Time Out International”
Un bar al quinto posto tra quelli più cool al mondo secondo la classifica stilata da Time Out International.
Un omaggio alla letteratura, ispirato al racconto “Marina” di Carlos Ruiz Zafòn, ma anche un laboratorio artistico da cui escono, tra gli altri, i bicchieri in ceramica pensati appositamente per assaporare nel modo migliore i cocktail preparati dalle mani esperte di chi, nonostante la giovane età, ha alle spalle una carriera decennale nei locali che fanno la differenza in fatto di bartendering.
Il suo nome è Mariposa Negra (Farfalla nera), si trova a Barcellona, più precisamente in Plaça de les Olles nel Born, il quartiere della vita notturna della capitale catalana, ma al suo interno batte un cuore tutto valtellinese.È stato infatti Luca Corradini, tiranese classe 1986, già tra i responsabili dei cocktail dell’American bar del Savoy Hotel di Londra, il più antico e prestigioso cocktail bar d’Inghilterra, a fondarlo e aprirlo nel giugno di quest’anno, in piena pandemia.
Un sogno realizzato per Corradini che la Valtellina l’ha abbandonata presto, subito dopo il diploma all’Itis di Sondrio nel 2005 per andare a trovare i parenti in Australia e poi per seguire curiosità, spirito avventuroso e passioni, una sfida già vinta non solo per l’importante riconoscimento tributato dal Time Out, ma perché nel giro di un paio di mesi gli addetti al cocktail bar sono passati da tre a sette, nonostante le norme stringenti in fatto di covid che ancora impongono la chiusura dei locali a mezzanotte e mezza.
La forza di Mariposa Negra è certamente l’esperienza acquisita in giro per il mondo da Corradini, soprattutto nei dieci anni a Londra, «la vera capitale dei barman, dove c’è il livello più alto, dove ci sono i bar più professionali, il luogo dove un barman vuole rimanere a fare carriera» sottolinea lui che alla fine ha scelto di cambiare nuovamente, ma risiede anche nella voglia di mischiare arte e fantasia per rendere l’esperienza dei cocktail che vi si assaporano davvero unica. Proprio come in un romanzo.
Ma come ci è arrivato Corradini a Barcellona? «Io e la mia compagna, che è spagnola - racconta - stavamo pensando di comprare una casa in Spagna. Abbiamo conosciuto un imprenditore di Barcellona che aveva un locale che voleva rilanciare facendone un cocktail bar e così abbiamo deciso di creare una società e aprire Mariposa Negra. Lo abbiamo fatto il 2 giugno non appena ci hanno detto che era possibile tenere aperto fino alle 11 di sera». Un bar che è anche un laboratorio. In più di un senso.

(Foto di Bortolotti Monica)

Arredamento studiato
«Al Mariposa Negra - spiega Corradini nel cui sangue scorre evidentemente la vena artistica di nonna Augusta Bonati che insegnava arte alle scuole medie di Tirano e dipingeva -, in un locale sopra il bar, abbiamo un forno dove cuciniamo e produciamo tutti i nostri bicchieri. Si chiama Oscar e può raggiungere una temperatura di 1.300 gradi. Ma non ci occupiamo c solo dei contenitori per i cocktail, anche le nostre cannucce, le lampade, i portacandele e tutto quello di cui potremmo aver bisogno vengono da questo forno che è il vero cuore e anima del bar.

Abbiamo ideato una tecnica, che abbiamo chiamato mind to reality, che unisce stampa 3D con tecniche di ceramica in grado di produrre il vaso perfetto per il liquido perfetto o, se vogliamo, il liquido perfetto per il bicchiere perfetto».
Già perché mentre al piano superiore si sfornano i contenitori, al piano di sotto Corradini distilla personalmente alcuni liquori per farne la base di preparazione dei cocktail.
«Cocktail d’autore che sono equilibrati e fantasiosi - scrivono nella loro recensione gli esperti di Time Out International -. A partire dal Gimlet realizzato con un cordiale delicatamente rinfrescante fatto in casa». Non resta che andare a Barcellona per provarlo.

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