Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 09 Agosto 2018
«Bando periferie, a Sondrio fondi non a rischio»
Lavori alla Piastra, il sindaco Scaramellini: «Il Comune di Sondrio è una delle poche realtà ad avere rispettato le tempistiche». «Nell’emendamento garantite le risorse a copertura dei lavori dei progetti già in fase di realizzazione o realizzati».
«La decisione assunta dal governo potrà comportare un allungamento delle tempistiche sui trasferimenti verso i Comuni, ma non metterà a rischio le risorse a disposizione per il bando del progetto di riqualificazione del quartiere La Piastra». Parola del sindaco Marco Scaramellini, che interviene così sulla questione delle risorse del bando periferie, che con un emendamento al decreto Milleproroghe approvato in Senato nei giorni scorsi sono state “congelate”, per i 120 Comuni, compreso quello di Sondrio, che nei mesi scorsi avevano firmato le convenzioni con la presidenza del Consiglio.
La notizia ha suscitato forti polemiche a livello nazionale, mentre in città si sono fatti sentire i gruppi di minoranza del centrosinistra. E ieri pomeriggio, tramite una nota, è arrivato il commento del sindaco sull’emendamento che «rinvia al 2020 parte dei finanziamenti del “Piano delle periferie”», si legge nella comunicazione di palazzo Pretorio. Nel caso di Sondrio, afferma Scaramellini, «nell’emendamento non vi è alcun rischio per le risorse a copertura dei lavori dei progetti già in fase di realizzazione o realizzati previsti per il piano di rilancio della Piastra e su questi progetti non è prevista alcuna rimodulazione finanziaria». Per i cantieri già avviati, vedi la riqualificazione di via Maffei, non ci saranno quindi problemi, segnala il primo cittadino. «Si prende atto invece che il governo ha deciso di eseguire una verifica sullo stato d’avanzamento dei progetti a livello nazionale - prosegue il sindaco -, che ad oggi risultano essere in molte realtà carenti sotto il profilo tecnico. Questo anche in ragione del fatto che il bando cosiddetto “Piano delle periferie” è stato finanziato dal precedente governo solo per la metà dell’importo necessario per coprire la realizzazione di tutti i progetti presentati».
Come detto, dunque, la decisione contenuta nel decreto Milleproroghe «potrà comportare un allungamento delle tempistiche sui trasferimenti verso i Comuni, ma non metterà a rischio le risorse a disposizione per il bando del progetto di riqualificazione del quartiere La Piastra», sottolinea il sindaco, segnalando anche che l’emendamento al centro delle polemiche «ha registrato l’approvazione unanime dei senatori, a prescindere dalle appartenenze politiche», si legge ancora nella nota. Palazzo Pretorio peraltro fa parte degli enti virtuosi sul calendario fissato nella convenzione, rimarca ancora il primo cittadino: «Il Comune di Sondrio è una delle poche realtà ad avere rispettato le tempistiche per la redazione dei progetti degli interventi - afferma Scaramellini nella nota -, pertanto vedrà rivista la copertura finanziaria con le nuove scadenze. Nelle prossime settimane l’amministrazione comunale seguirà attentamente l’iter di approvazione del provvedimento».
Intanto a livello nazionale infuria la polemica, con le prese di posizione da parte dell’Anci e dell’Uncem (l’Unione nazionale Comunità, Comuni ed enti montani) e le critiche di molti esponenti del Pd, ma anche di Forza Italia. In un’intervista al quotidiano Repubblica, invece, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia ha dichiarato che «con il Milleproroghe i soldi vengono dati a tutti i Comuni e non solo a pochi, sono poi i Comuni che potranno decidere come spenderli secondo il principio dell’autonomia». Garavaglia ha parlato poi di una «riprogrammazione» dei fondi per le periferie: «Se ci sono buoni progetti verranno ampiamente recuperati nei prossimi anni», ha dichiarato.
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