Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Maggio 2019
«Auguri don Valerio. Ora basta feste fino ai tuoi 90 anni»
Il compleanno a Sondrio. Giornata speciale in Collegiata. Tra i regali all’arciprete un viaggio in Terrasanta: «Ma con il biglietto di ritorno, ti rivogliamo presto qui».
Messa solenne cantata, la funzione delle 10,30 di domenica, in Collegiata, per gli 80 anni di monsignor Valerio Modenesi, arciprete emerito, sacerdote della Comunità pastorale sondriese. La celebrazione ha preso il via con l’ingresso in Collegiata del corteo dei celebranti dal portone principale, “salutato” dalla corale “Beato Nicolò Rusca” di Sondrio: don Daniele Barbonaglia, don Christian Bricola, don Francesco Orsi, don Cinto Panfilo e don Ferruccio Citterio, oltre a, naturalmente, don Valerio Modenesi.
«Nel nome del Padre… - ha iniziato don Valerio, che poi ha aggiunto, prima di dare il via alla cerimonia sacra – permettetemi un saluto particolare ai miei coetanei che sono qui (vorrei ricordare anche don Silverio e don Achille) e anche tutti i nostri coetanei defunti». Nell’omelia: «Gesù ci ha detto che il più grande comandamento è ama Dio, ama il prossimo; la legge è l’amore, per tutti, ma sempre, anche se diventa sempre più difficile. Bisogna farlo subito, senza mettere spazio col fratello che devi amare, e poi con gioia. Amatevi gli uni gli altri, ha detto in realtà Gesù nel Cenacolo che è molto di più che non il solo “ama”. Ed è un invito per i discepoli di Gesù; lui ha detto “io amo tutti, perdono tutti”, “mi consegno per voi”, garantisce questa sua presenza quando c’è un amore scambievole e in questo suo dono noi confidiamo per realizzare il suo messaggio. Da questo amore scambievole capiranno che siete miei discepoli. Signore, confidiamo in te».
Il turibolo ha sparso il suo profumo di incenso, il campanello ha trillato per l’Elevazione, partecipatissima la Comunione. Simpatico il “siparietto” con don Christian Bricola, al termine cerimonia, che ha consegnato a don Valerio tre regali, spiegando: «Auguri don Valerio per questi tuoi ottant’anni e a nome di tutti ti ringrazio per la tua presenza e per la tua vicinanza. Il primo regalo è un pellegrinaggio in Terra Santa, nel cuore della nostra fede (e giù un applauso dalla Collegiata); poi grazie per la tua umanità e un piccolo aiuto per la tua carità: oltre a quella del Papa, c’è anche quella di don Valerio (altro applauso scrosciante); terzo regalo, semplicemente, il biglietto di ritorno da Gerusalemme (risate e applausi molto divertiti), perché noi vogliamo che tu torni a Sondrio; questa è la tua casa, la tua famiglia e devi restare con noi che ci prenderemo cura di te fino alla fine. Prometto che fino a che non avrai 90 anni, non organizzerò più nulla». Ovazione. Applausi ed emozioni si sono rincorse mentre il corteo dei celebranti guadagnava l’uscita della Collegiata.
In 370 poi, al Sacro Cuore, si sono stretti per il pranzo attorno a don Valerio: sorella, nipoti, amici. Auguri son piovuti da uno schermo gigante, con la musica di “C’era una volta don Valerio… ah no… il West” e lo abbiamo “confessato”: «Mi sento di dire cosa ho in cuore; in questi giorni mi chiedevo “a chi facciamo festa?”. Quando sentivo ‘sti elogi, se c’era la mia mamma avrebbe detto: “ghen stà a mò sü”; ho ricevuto tanti messaggi, tanti auguri, non posso rispondere a tutti, allora accontentatevi del fatto che, davanti a Dio, ho detto grazie e lo ripeto anche a voi tutti: grazie, grazie, grazie».
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