Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 27 Dicembre 2024
Asst Valtellina e Alto Lario,
verso un cambio alla direzione generale
Entro fine anno la comunicazione degli spostamenti: Monica Fumagalli è in uscita dopo un solo anno al vertice. Al suo posto potrebbe arrivare Ida Maria Ada Ramponi, ora direttore dell’Ats Valpadana
«Non stanno solo cadendo a pezzi alcuni padiglioni del “Morelli” di Sondalo, ma si sta sgretolando anche la dirigenza della nostra Asst. Dopo le dimissioni del direttore sanitario, pare che anche il direttore generale, avvocato Monica Fumagalli, se ne vada. Defenestrazione?». É il testo del post pubblicato ieri sul proprio profilo Facebook da Ezio Trabucchi, presidente del movimento “Rinascita Morelli autonomo”, che ha raccolto già prima di Natale, ma non è il solo, voci di una imminente dipartita del direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario nel ruolo dal 1° gennaio scorso. Un anno appena, se queste dinamiche verranno confermate, è durata la direzione Fumagalli, insediatasi in via Stelvio il 2 gennaio scorso e che, subito, si era attivata adottando ben 35 delibere in soli quattro giorni, fra cui quella per la nomina del proprio staff, i direttori sanitario, amministrativo e socio sanitario.
Dei tre, però, la prima, Anna Maria Maestroni, ha rassegnato le dimissioni il 18 novembre scorso con decorrenza il 1° gennaio prossimo ed è stata sostituita da Alessandro Bertolini, già primario di Oncologia medica e direttore dei dipartimenti di Oncologia e di Medicina, e, neanche il tempo di riaversi da questo choc che un altro terremoto si abbatte sulla nostra sanità con l’uscita di scena di Fumagalli.
Almeno in Valtellina, perché per quanto è stato possibile capire dovrebbe approdare o all’Ats Val Padana, nel ruolo ora ricoperto da Ida Maria Ada Ramponi, che giungerebbe in Valtellina, o all’Asst di Crema. I dettagli verranno resi noti da Regione Lombardia stessa che, entro fine anno, annuncerà gli spostamenti dei direttori che ha stabilito l’assessorato di Guido Bertolaso con il placet di Mario Melazzini, da poco nominato alla direzione generale Welfare di Regione Lombardia. «Siamo rammaricati e preoccupati - dice Trabucchi - perché chiunque arrivi avrà bisogno di tempo per entrare nei meccanismi della sanità territoriale e questo non sarà un bene per il nostro territorio. Vogliamo che si chiarisca, una volta per tutte, il ruolo di Sondalo e di Sondrio».
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