Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 11 Marzo 2021
Aspettative di vita
e mortalità alta
Più colpite le donne
Elaborazioni dei dati: si è abbassata di due anni la speranza media di vita.
Perché in provincia di Sondrio sono morte più donne che uomini
Seicento morti in più nel 2020 rispetto alla media dei cinque anni precedenti, di cui 415 direttamente ascrivibili al covid, e un’aspettativa di vita che nel giro di un solo anno è tornata ai livelli del 2010.
C’è anche la brusca interruzione e la significativa inversione di tendenza nel processo di costante miglioramento della longevità osservato negli ultimi anni tra gli effetti drammatici della pandemia in provincia di Sondrio (e non solo). Oltre all’incremento della mortalità del 37%, il covid ha infatti portato con sé l’abbassamento di due anni della speranza di vita media degli abitanti di Valtellina e Valchiavenna.
È quanto emerge dai dati dell’ottava edizione del Rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes), quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, diffusi dall’Istat ed elaborati dal Centro studi Nebo per il quotidiano “Il Sole 24 Ore”.
Secondo l’analisi fatta, nel 2020, in provincia di Sondrio l’aspettativa di vita è scesa a 83,1 anni per le donne - era 85,1 nel 2019 - e a 78 anni per gli uomini con un calo di 1,9 anni rispetto al 2019.
Un balzo all’indietro in linea con il resto della Lombardia per quanto riguarda la quota femminile, ridotta, invece rispetto a quella maschile: la media regionale parla infatti di età media delle donne di 83,8 con un calo di 2,10 e di 78,8 anni per gli uomini con un calo maggiore, però, pari a 2,7 anni, rispetto alla provincia di Sondrio dove a pagare il prezzo più alto alla pandemia è stata la componente femminile. Numeri doppi rispetto alla media nazionale: nel complesso dell’Italia c’è stata infatti una riduzione di 1,1 anni per l’aspettativa di vita delle donne e di 1,4 rispetto a quella degli uomini. La dimostrazione più evidente di come il virus abbia fatto sentire il suo peso soprattutto sul territorio regionale e provinciale.
Nel complesso è l’andamento dei dati del Nord d’Italia ad indicare chiaramente la drammaticità della situazione: la speranza di vita che era di 82,1 anni nel 2010, salita a 83,6 nel 2019, è nuovamente scesa a 82 anni nel 2020. In un anno si sono perse dunque le conquiste fatte nel decennio precedente in termini di salute e longevità.
Eccesso di mortalità
Numeri che vanno di pari passo con quel 37% di eccesso di mortalità registrato in provincia lo scorso anno, da marzo a dicembre, a quei 600 morti in più rispetto allo stesso periodo del quinquennio 2015/2019, ma che ancora una volta mostra una “tipicità” tutta valtellinese.
Se, infatti, l’eccesso di mortalità a livello nazionale è risultata più accentuata negli uomini (+40% negli over 80 uomini e +33% tra le donne), in provincia di Sondrio sono state le donne le più colpite: nel complesso 1.116 quelle decedute (+292 rispetto ai cinque anni precedenti pari a un +39%), mentre gli uomini sono stati 1.075 (+278 pari ad un aumento del 34,8%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA