Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 27 Giugno 2021
Arriva il caldo torrido
Un problema per gli “ex Covid”
Temperature a 34°Ats ha diramato una serie di avvertenze: ne risente soprattutto chi ha avuto il virus
Non siamo ai 34 gradi di Pavia e ai 33 di Brescia, ma il termometro, a Sondrio, ha pur sempre segnato, intorno alle 18.30 di ieri, i 29,6 gradi e un aumento delle temperature, fino a 35 gradi, è atteso per domani in tutta la Lombardia. Il che si traduce in gioia immensa per gli amanti delle alte temperature, della tintarella in giardino, in riva al lago e ai tanti torrenti di Valtellina e Valchiavenna, ma anche in profondo disagio per quanti, con l’afa e il calore intenso, convivono male.
E, fra questi, oggi, si annovera una categoria di persone che fino ad un anno e mezzo fa, non esisteva, perché strettamente connaturata al Covid. Sono gli affetti da una forma di “long Covid”, che passa per un’insofferenza molto marcata agli effetti delle alte temperature.
Per queste persone, che hanno contratto la malattia e che, ora, devono fare i conti con i suoi strascichi, e per tutte le persone, da sempre, insofferenti al caldo, in quanto portatrici di particolari patologie, cardiache, respiratorie, renali e psichiche, o in quanto anziane e fragili, l’osservanza delle regole base per fronteggiare l’afa estiva, in sicurezza, diventa fondamentale.
Per questo, Ats della Montagna, corre al riparo e sottopone alle persone residenti e dimoranti in provincia, il vademecum da osservare, scrupolosamente, per vivere, bene, o quanto meno, discretamente, la stagione estiva.
«Le condizioni climatiche della stagione estiva, come noto - fanno presente da Ats della Montagna - possono comportare crampi, svenimenti e gonfiori, così come disturbi più gravi, come il colpo di calore. E se esistono categorie maggiormente esposte, come anziani, malati cronici, persone non autosufficienti, neonati e bambini piccoli, molta attenzione deve essere prestata anche da chi fa sport, fa esercizio fisico o lavora all’aperto, perché possono disidratarsi più facilmente degli altri. E, infine, attenzione - ricordano da Ats -, perché, oltre che dal caldo, è bene continuare a proteggersi anche dal rischio di infezioni da Covid».
Il virus, del resto, non va in vacanza, anche se la bella stagione ne riduce l’impatto, tant’è che, da lunedì saremo “mascherina-free”, con la spada di Damocle della variante Delta, però, fra capo e collo.Fondamentale, quindi, ribadiscono da Ats, è proteggersi cercando di mantenersi freschi. E, questo, comporta evitare il caldo diretto e, quindi, uscire e fare attività fisica intensa durante le ore più calde. «Spesa e commissioni - dicono da Ats - vanno fatte nelle ore più fresche, e mai lasciare bambini o animali in veicoli parcheggiati. Se possibile è bene trascorrere 2-3 ore al giorno in un luogo fresco tenendo sempre almeno un metro di distanza dagli altri o indossando una mascherina».
Ancora, fondamentale è utilizzare indumenti leggeri e lenzuola del letto in fibre naturali, dicono da Ats, e «bere spesso, evitando bevande zuccherate, alcoliche e caffè. Ottimo anche rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca».
D’obbligo anche mantenere fresca la casa «chiudendo le persiane - ricordano da Ats - o altre schermature e limitando l’utilizzo di elettrodomestici. Le finestre vanno, invece, aperte di notte per rinfrescare la casa, tenuto conto che, assicurare un adeguato ricambio di aria è utile anche per ridurre il rischio di trasmissione del virus».Resta raccomandata la prescrizione di lavarsi spesso le mani, o disinfettarle col gel igienizzante, ed evitare di toccarsi il viso. Così come consigliato, over prescritto, di indossare la mascherina anche se fa caldo.
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