Aperto l’ottavo ponte sul Mallero. È ciclopedonale, ma le bici vanno a mano

Sul Mallero Transitabile la nuova passerella costata 1,6 milioni collega la città a parco Bartesaghi. Per motivi di sicurezza le biciclette andranno spinte

È ufficialmente terminata ieri l’attesa per l’ottavo ponte sul Mallero. Varato in questo periodo lo scorso anno, permette ora a ciclisti e pedoni di raggiungere in tutta sicurezza il parco Adda-Mallero “Renato Bartesaghi” dal quartiere sudovest. E viceversa, naturalmente, nell’ottica di collegare il polmone verde cittadino all’area residenziale della Piastra, al centro di un importante progetto per la riqualificazione urbana e la sicurezza della zona.

Proprio grazie ai fondi del bando “Periferie” è stato possibile realizzare il ponte: 1,6 milioni di euro, in tutto, il costo, di cui 140mila a carico del Comune. Pensata dall’amministrazione di Alcide Molteni, l’opera ha visto lo sviluppo e il completamento nel corso degli ultimi anni con la giunta del sindaco Marco Scaramellini.

Il nuovo passaggio si trova ancora più a sud rispetto all’ultimo ponte, il settimo, per l’appunto, inaugurato nel maggio di dieci anni fa e ora prezioso collegamento viabilistico tra la via Ventina, all’ingresso ovest di Sondrio, e la via Aldo Moro. In questo caso, invece, il ponte sarà attraversabile unicamente da ciclisti e pedoni e, nel caso di emergenze, da mezzi di soccorso: alle due estremità, infatti, sono stati fissati paletti dissuasori per bloccare l’accesso ad auto e moto.

Di fatto, dunque, l’ottavo ponte sul Mallero – appena a monte del viadotto sulla tangenziale, vicino alla confluenza con il fiume Adda, con accesso da via Torelli – completa l’anello ciclopedonale che riguarda il capoluogo e i comuni limitrofi e permette di raggiungere agevolmente il Sentiero Valtellina. Già ieri, diversi cittadini hanno approfittato della possibilità di passare da un capo all’altro del torrente in poco tempo per la consueta passeggiata

Aperto in via del tutto eccezionale lo scorso 2 giugno in occasione della Camminata della Repubblica, ora ufficialmente tutti potranno percorrere i 63 metri che collegano le due sponde: 1,5 m la larghezza del settore riservato ai pedoni, che sale a 2,5 per le due corsie per i ciclisti, nell’una e nell’altra direzione. I quali, tuttavia, dovranno spingere a mano la bicicletta, come evidenziato da un cartello affisso all’inizio del passaggio e confermato – per un discorso di sicurezza – dalla Polizia locale.

Dopo il varo, avvenuto – come detto – l’estate scorsa, secondo il progetto l’opera sarebbe dovuta diventare accessibile già lo scorso settembre. Negli ultimi mesi, tuttavia, i ritardi accumulati, come conseguenza della difficoltà nel reperire i materiali, hanno richiesto di procrastinare la data di apertura. Fino, appunto, alla giornata di ieri.

Il ponte è una struttura snella di acciaio verniciato di bianco e calcestruzzo, a campata unica, con arco ribassato e stralli incrociati. L’impalcato è costituito da due travi di bordo che realizzano i tiranti degli archi e da travi trasversali su cui poggia la soletta.

Attese a breve, infine, la passerella a sbalzo che completerà il progetto e l’area di sosta in prossimità dell’accesso del ponte.

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