Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Gennaio 2021
Anziani e vaccino
No dei parenti
decide il giudice
Primi casi di applicazione della normativa a Sondrio: la Rsa si è rivolta al magistrato tutelare perché non ritiene motivato il diniego dato dai familiari
Per la prima volta in provincia di Sondrio sarà un giudice (tutelare) a decidere se un anziano ospite di una casa di riposo dovrà essere vaccinato o no, stante il parere negativo dei familiari.
Accade alla casa di riposo Fondazione città di Sondrio, dove lunedì si è conclusa la prima somministrazione del vaccino anti-Covid ad operatori e ospiti delle due unità, sia per quanto riguarda l’Rsa di via Don Guanella che il Centro servizi alla persona di via Lusardi.
Ma partiamo dai numeri: in via don Guanella su 125 ospiti 115 hanno ricevuto la prima dose, mentre 9 di loro non sono stati vaccinati per ragioni sanitarie; in via Lusardi sono 48 gli ospiti, a 46 dei quali è stata somministrata la prima dose, mentre uno non ha potuto riceverla sempre per motivi sanitari.
Ne restano fuori, due: un ospite dell’Rsa e uno del Centro servizi alla persona per i quali non è stato firmato il consenso alla vaccinazione. Ma la “partita” non si chiude con il diniego del familiare che si occupa della loro tutela. Infatti, la normativa prevede la possibilità per il direttore sanitario della struttura (in questo caso il dottor Carlo Fiori) di rivolgersi al giudice tutelare per valutare la situazione nel caso in cui non ritenga che la decisione sia adeguatamente motivata.
E così è accaduto anche a Sondrio: sono, infatti in atto due ricorsi al giudice, che deciderà se la mancata autorizzazione del parente più prossimo degli ospiti ancora non vaccinati ha ragione d’essere, diciamo così, o se la scelta dovrà essere bypassata e la vaccinazione avverrà comunque, il tutto ovviamente nell’interesse dell’ospite.
© RIPRODUZIONE RISERVATA