Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 07 Ottobre 2021
Antinfluenzale
e anti Covid
In una volta sola
Da oggi possibile la doppia vaccinazione per gli over 80: a richiesta anche il siero stagionale
Da oggi, le persone con pià di 80 anni che lo vorranno, potranno ricevere la terza dose di vaccino anti Covid e, contemporaneamente, il vaccino antinfluenzale.
«Sono in arrivo in queste ore i vaccini antinfluenzali per il Distretto Valtellina e Alto Lario». E’ la conferma giunta, ieri pomeriggio dall’Ats della Montagna circa la prima fornitura di vaccino antinfluenzale, Vaxigrip Tetra, destinata al nostro territorio e, in particolare, ai centri vaccinali massivi.
Le somministrazioni, in questo caso, saranno due, una al braccio destro e l’altra al braccio sinistro. Al termine del percorso, al vaccinato verrà rilasciata la ricevuta di somministrazione sia della terza dose anti Covid sia del vaccino antinfluenzale.
Diversamente, nessun problema. Potranno sottoporsi al vaccino antinfluenzale anche in un secondo momento attraverso i canali consueti, generalmente rappresentati, in primis, dai medici di medicina generale.
Parte delle forniture sono arrivate alle farmacie, cui poi spetta la distribuzione ai medici di medicina generale, chiamati a somministrarlo a tutta la platea dei vaccinabili gratuitamente, cioè tutti gli over 60, i soggetti a rischio per patologia, e le persone che, in ragione della particolare attività che svolgono, hanno diritto al vaccino.
Per tutti gli altri l’opzione è quella di sempre, cioè l’acquisto in farmacia, per poi rivolgersi al medico di base per l’inoculazione. Anche in questo caso, rispetto allo scorso anno brutte sorprese non dovrebbero proprio essercene. Fermo restando che, di norma, prima vengono approvvigionati i medici di medicina generale per vaccinare le persone a rischio, poi si provvede alla vendita libera in farmacia.
Una data di start up, della campagna “ordinaria” presso gli studi medici ancora non c’è ma, rispetto al consueto inizio di novembre, sembra possa essere anticipata a metà-fine ottobre.
Intanto, anche se a ranghi ridotti rispetto alle fasi clou della campagna vaccinale, i centri massivi proseguono la loro attività, accogliendo sia i “ritardatari” della prima dose ( 1.032 negli ultimi sette giorni), tant’è che il numero di coloro che mancano all’appello piano piano scende, attestandosi ieri a 13.735, sia i richiamati per la seconda dose, sia, ancora, i pazienti con deficit immunitari gravi e, infine, gli over 80.
Che si stanno prenotando, forse anche spinti dalla volontà di vaccinarsi per tempo, prima cioè che chiudano i centri massivi e si riducano le opzioni. L’evasione della richiesta è immediata, perché gli over 80 che si stanno prenotando trovano posto di regola nelle 24 ore successive. Tenendo presente che occorre avere lo stacco dei sei mesi dall’ultima dose assunta, e, al riguardo, alcuni, hanno scoperto di essere in zona Cesarini, perché mancano ancora 10-15 giorni allo scadere dei sei mesi.
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