
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 07 Marzo 2019
Antico sentiero sbarrato da una rete
«Non si cancellano millenni di storia»
Tracciato verso i mulini, la segnalazione di un cittadino in località Tronchedo a Tresivio. Braccio di ferro tra il proprietario dei terreni e il Comune, che vuole ristabilire il passaggio.
Sbarrato da una rete l’antico sentiero che, in località Tronchedo a Tresivio, portava ai mulini. Lo segnala un cittadino, Giorgio Gianoncelli, mentre la stessa amministrazione comunale se ne sta occupando (un consigliere comunale ha avviato, peraltro, una raccolta firme). L’autunno scorso il Comune di Tresivio ha commissionato la messa in sicurezza di un tratto di strada che costeggia il torrente Rogna, dal ponte di confine con il Comune di Poggiridenti fino all’imbocco della strada dei prati. Da quel tratto di strada parte un antico sentiero che corre lungo la costa del torrente e porta ai mulini ex Bertola ed ex Canain, per antica storia ex Beccaria. Inoltre il sentiero collega la via Prati alla via Santa Casa, al centro del paese e alla Panoramica dei Castelli.
Proprio per questo l’amministrazione comunale, al termine dei lavori, ha lasciato – fra un guardrail e l’altro – un’apertura per consentire alle persone di passare. È successo, però, che lì è spuntata una rete per impedire per l’appunto il transito.
«Quel tratto di sentiero non è il sottoprodotto della viabilità tresiviasca, ma è l’ultimo tratto di una lunga radice della vita, che parte dalla località Balatta, dove sorge il Castello sotto la Möta (Sant’Antonio) e attraversa tutte le contrade alte fino ai mulini - lamenta Gianoncelli -. È una radice lunga due millenni, nelle cui vene circola ancora la linfa vitale dei tresiviaschi autoctoni e di quanti, nei secoli passati, hanno contribuito alla vita del paese. I nostri antichi avi e nonne scendevano lungo il sentiero con un sacchetto di grano in spalla da conferire al mulino e risalire con la farina per il pane, la polenta, i pizzoccheri e la crusca per gli animali domestici. Non sappiamo niente di diritto, ma crediamo che nessuno sia autorizzato a cancellare millenni di storia di una popolazione, nemmeno con un cancello posticcio».
Il cittadino propone che si trovi il modo di rimuovere la rete, di affidare alla Pro loco il ripristino del sentiero e la messa in sicurezza della riva con robuste pertiche di legno per arrivare infine alla valorizzazione del percorso con camminate.
«Quando abbiamo fatto l’allargamento stradale, abbiamo lasciato l’interruzione del guardrail proprio rispettando questa antica via - spiega il sindaco, Fernando Baruffi -. A seguito di ciò il proprietario dei terreni ha segnalato l’intervento in Procura come se il Comune avesse fatto un abuso nel consentire il passaggio. La Forestale ha effettuato di recente un sopralluogo constatando la presenza del sentiero, per cui ci attiveremo perché questo venga riattivato. Condivido la riflessione di Gianoncelli - conclude il primo cittadino - nel dire che rappresenta un pezzo della nostra storia ed è giusto che resti percorribile».
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