Anno difficile, ma le imprese sondriesi reggono il colpo. I numeri del terzo trimestre
Un anno che si chiude in crescita, lieve ma pur sempre crescita, e con una “casa delle imprese” che anche esteticamente - la recente inaugurazione della sala Martinelli ristrutturata va in questa direzione - mostra la volontà di essere punto di riferimento accogliente per il tessuto socio economico locale.
Sono positivi gli ultimi dati congiunturali relativi al terzo trimestre 2024 e molto positive sono tutte le attività realizzate dalla Camera di commercio di Sondrio nel corso dell’anno a favore delle imprese del territorio perché possano rispondere con gli strumenti più idonei alle sfide dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. «Registriamo un andamento provinciale che si discosta in positivo rispetto all’andamento regionale e auspichiamo che tale tendenza si mantenga anche nei trimestri successivi - commenta la presidente, Loretta Credaro -, ancorché gli elementi di preoccupazione non manchino, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione dell’automotive e dell’economia tedesca. Fra gli elementi di positività, vanno certamente evidenziate le buone valutazioni degli operatori circa le prospettive della imminente stagione turistica invernale e, quindi, i conseguenti effetti diffusi per l’intera economia provinciale».
Dopo il rallentamento registrato nel secondo trimestre dell’anno, dagli ultimi tre mesi arrivano infatti segnali in controtendenza per la provincia di Sondrio con l’industria (+1%) e l’artigianato (+2,1%) a trainare e il commercio al dettaglio che pure in terreno positivo (+0,5%) continua a stentare, così come i servizi che registrano una variazione minima del fatturato: +0,1%. Una situazione in controtendenza non solo rispetto al trimestre precedente, ma anche al quadro regionale in cui l’industria è in contrazione (-1,0%) e l’artigianato praticamente stazionario (-0,1%). Al contrario sul resto del territorio lombardo il commercio al dettaglio mostra una più spiccata crescita: +1,2% così come il risultato medio regionale dei servizi: +3,2%. Industria La produzione industriale in provincia di Sondrio recupera terreno dopo la sensibile flessione dello scorso trimestre, con un incremento anche del fatturato (+0,4%) e degli ordini esteri (+3,5%).
Risultato più negativo per gli ordini interni (-1,0%) ma meno intenso dello scorso trimestre. Il mercato interno resta determinante. Grazie all’incremento della domanda estera, la quota di fatturato estero sul totale sale al 18,1%. Rispetto al quadro regionale, dopo il sostanziale allineamento nel secondo trimestre, Sondrio torna a differenziarsi con un incremento dei livelli produttivi del settore industriale. Il quadro regionale risulta in peggioramento in questo terzo quarto dell’anno, con la maggior parte delle province lombarde che registrano contrazioni significative della produzione: più del 4% per Como, intorno al 3% per Varese, intorno al 2% per Brescia, Mantova e Pavia. In leggera contrazione Bergamo (-0,8%) e Monza e Brianza (-0,2%). Sondrio (+1,0%) si posiziona dunque tra le poche provincie in fase di espansione dei livelli produttivi, insieme a Lodi (+2,1%), Lecco (+1,8%), Cremona (+1,4%) e con un dato uguale a quello di Milano (+ 1,0%). Artigianato Il comparto artigiano, dopo la svolta negativa del primo semestre, registra un incremento dei livelli produttivi (+2,1%). In positivo anche il fatturato (+0,4%) e gli ordini esteri (+1,3%) mentre gli ordini interni sono ancora in sofferenza (-2,8%). Il mercato estero resta residuale per l’artigianato, con la quota di fatturato estero sul totale che si riduce al 3,7%. L’andamento medio regionale della produzione registra una variazione quasi nulla, risultato di una contrapposizione quasi esatta tra provincie in crescita e in contrazione. Nel contesto artigiano regionale, spaccato esattamente in due con sei provincie nel quadrante positivo e sei nel quadrante negativo, Sondrio si posiziona nel primo (+2,1%). Commercio Il settore del commercio al dettaglio registra una contenuta svolta positiva del fatturato (+0,5%) con ordini in calo (-21,6% il saldo dei giudizi di aumento-diminuzione) e prevalenza di indicazioni di scarsità delle giacenze di magazzino. I buoni risultati di fatturato dei primi trimestri del 2023, più intensi per Sondrio rispetto alla media regionale, si sono via via ridotti fino a registrare minime variazioni a cavallo del 2024 e una svolta negativa nel secondo trimestre. Il terzo trimestre vede il comparto del commercio valtellinese in ripresa, ma meno intensamente rispetto alla media regionale. La ripresa significativa dei flussi in ingresso per l’occupazione del commercio in provincia (+7,5%) è tuttavia accompagnata da una maggior crescita delle uscite (+9,6%), che porta ad un saldo negativo (-2,1%) per questo trimestre. Nel contesto regionale il fatturato del commercio di Sondrio si posiziona in quadrante positivo (+0,5%), in crescita contenuta con Como (+0,1%), Lodi (+0,4%), Milano e Varese (+0,9%). In crescita più sensibile Lecco (+1,2%). Staccano nettamente le altre provincie con incrementi superiori al 3%: Mantova, Bergamo, Brescia e Cremona. In contrazione Pavia (-1,9%) e Monza (-1,2%). Servizi Il comparto dei servizi mostra un trend in leggero miglioramento, con il fatturato praticamente stazionario su base tendenziale (+0,1%) in quest’ultimo trimestre. Tra i principali indicatori da registrare gli aumenti di fatturato dei servizi alle imprese (+4,0%) e alloggio e ristorazione (+3,7%), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La dinamica a livello regionale, invece, si mantiene positiva e sostenuta grazie anche alla crescita dei servizi alle imprese, settore maggiormente presente e più strutturato in altre provincie rispetto a Sondrio. I prezzi sono indicati ancora in aumento rispetto allo scorso anno (+4,7% tendenziale), ma rimane contenuta la crescita congiunturale (+0,9%). Il quadro regionale presenta ancora un andamento positivo, con la maggior parte delle provincie con fatturato in sensibile crescita tendenziale. Sondrio registra un piccolo incremento assimilabile ad un andamento stazionario. Solo Cremona registra una contrazione tendenziale del fatturato. Natalità e mortalità delle imprese Le imprese registrate in provincia di Sondrio aumentano leggermente nel terzo trimestre, ma rimane costante la quota sul totale delle imprese registrate in Lombardia (1,5%). Anche la composizione settoriale non muta sostanzialmente con un quarto delle imprese appartenenti agli altri servizi (25,8%), il 19,4% al commercio, il 15,7% alle costruzioni, il 14,9% all’agricoltura, il 13,3% al settore dell’alloggio e ristorazione e l’8,5% al manifatturiero. Rispetto alla media regionale la Valtellina presenta ancora una quota superiore di aziende operanti nel settore agricoltura (14,9% contro 4,5% della media regionale), come anche nel settore alloggio e ristorazione (13,3% contro 6,8% della media regionale), mentre per gli altri settori le quote sono inferiori alla media, in particolare per gli altri servizi (25,8% per Sondrio contro il 37,1% della Lombardia). Export Le esportazioni della provincia di Sondrio mostrano una ripresa congiunturale significativa (+7,8%) raggiungendo i 277 milioni di euro. Anche il valore dell’import cresce, riportandosi molto vicino ai valori massimi degli ultimi anni (164 milioni di euro). Le esportazioni registrano un significativo incremento tendenziale nel secondo trimestre (+2,5%) dopo un inizio anno all’insegna della contrazione dei valori. Il dato positivo di Sondrio si associa a Lodi (+17,6%) Monza e Brianza (+9,9%) e Pavia (+2,3%). La nuova Sala Martinelli La fine dell’anno ha segnato anche la nuova vita della sala Martinelli, realizzata negli anni 50 e ora ristrutturata grazie ai 500mila euro dell’Aqst. I lavori di sistemazione sono iniziati il 28 luglio, si sono conclusi dopo 87 giorni e hanno interessato la struttura nel suo complesso, con la sola eccezione delle poltrone, «ma quello è il prossimo passo» ha detto Credaro. «Questa che è la casa delle imprese ha un valore simbolico - ha sottolineato l’assessore regionale Massimo Sertori in occasione dell’inaugurazione -, ci ricordiamo ancora quando qualche anno fa il Governo aveva previsto la cancellazione della Camera di commercio di Sondrio. Facemmo una battaglia poi vinta per mantenere l’ente sul territorio, così importante per una provincia dalla specificità montana come la nostra. Le risorse impiegate per rendere questa sala così bella e fruibile sono quelle del demanio idrico e quindi delle nostre dighe che sono disponibili grazie a un processo politico partito da lontano. Prima la legge del 2018 che ha trasferito le competenze sulle dighe alla Regione e poi la decisione della stessa Regione di lasciare i proventi ai territori che ospitano gli impianti». Quest’anno quei proventi valgono più di 75 milioni di euro. Monica Bortolotti
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