Anna Pavone si presenta: è entrata
in servizio il nuovo prefetto di Sondrio

«Sono in città da poche ore, ma alcune indicazioni dal territorio mi sono già giunte - ha detto il rappresentante territoriale del governo -. Ci sono degli aspetti su cui focalizzeremo la nostra attività e, in primis, massima sarà l’attenzione al tema dei trasporti. É un problema che mi preoccupa, che impatta molto sulla vita quotidiana delle persone e che andrebbe risolto quanto prima»

É nata e vissuta al mare fino all’età di 24 anni, ma ama la montagna Anna Pavone, 57 anni, di Bari, sposata, un figlio, nominata prefetto di Sondrio dal Consiglio dei ministri il 17 settembre scorso. E giunta a Sondrio martedì sera per entrare in servizio oggi, incontrare subito Marco Scaramellini, sindaco di Sondrio, e Piero Basilone, procuratore della Repubblica, e nella tarda mattinata accogliere i rappresentanti dei media locali per un momento di presentazione.

«Sono in città da poche ore, ma alcune indicazioni dal territorio mi sono già giunte - ha detto Pavone ai giornalisti -. Ci sono degli aspetti su cui focalizzeremo la nostra attività e, in primis, massima sarà l’attenzione al tema dei trasporti. É un problema che mi preoccupa, che impatta molto sulla vita quotidiana delle persone e che andrebbe risolto quanto prima. So che sono già state compiute azioni in questo senso a livello istituzionale e noi andremo ad accelerare questi percorsi sollecitando gli enti competenti a sbloccare questa situazione. Un tempo erano le Ferrovie dello Stato, oggi la gestione è frammentata per cui diventa più difficile interloquire in modo incisivo, ma noi faremo tutto il possibile».

Altro tema già sul tappeto quello del rischio idrogeologico «tant’è che questa mattina ho incontrato il sindaco ed abbiamo parlato anche di una frana storica che incombe su questo territorio - ha detto Pavone -, quella di Spriana, sulla quale ci sono lavori in corso che occorre, però, far ripartire. Sono temi importanti, quelli del rischio idrogeologico e della sicurezza del territorio, che mi stanno molto a cuore anche perché ho lavorato molto in questo settore, quello della Protezione civile. É un ambito che mi appartiene, sento mio, e nel quale ho sempre riposto e continuerò a riporre massima attenzione».

E immancabile il grande tema delle Olimpiadi e di come mettere al riparo il territorio da possibili infiltrazioni mafiose. «Anche su questo aspetto il lavoro è già in essere e sono già stati sventati tentativi di infiltrazione - dice il prefetto -. Per cui noi proseguiremo in questa direzione in quanto il nostro compito è quello di anticipare i tentativi di infiltrazione monitorando tutti gli appalti e svolgendo controlli nei cantieri. Ne sono già stati effettuati e altri ne verranno compiuti a breve così da bloccare sul nascere eventuali illeciti e fare in modo che le Olimpiadi si possano svolgere come si conviene, nella massima trasparenza e legalità. Questo il nostro impegno e verrà condotto fino in fondo».

Idee chiare, quindi, da parte di Anna Pavone, che per essere appena arrivata nel capoluogo, mostra già di possedere le coordinate del lavoro che andrà a svolgere insieme allo staff dei propri stretti collaboratori in Prefettura. Tra l’altro anche con un certo entusiasmo legato al fatto di trovarsi ad operare, nel suo primo incarico da prefetto della Repubblica, in quella terra di montagna che le piace tantissimo.

«Sono nata al mare, ma da sempre attratta dall’alta montagna - ha ribadito -. Non scio, però ha praticato tanto trekking spinto, in quota, ed ora, ritrovarmi qui, a lavorare in mezzo a tutte queste montagne, mi mette molta allegria, mi piace». Il prefetto già conosce le montagne di Livigno, Santa Caterina Valfurva e Bormio, ma farà conoscenza indubbiamente anche con tutte le altre. L’ultimo suo incarico lo ha svolto a Bologna nel ruolo di vice prefetto vicario che ha ricoperto dal dicembre 2019, ma per anni ha operato alla Prefettura di Milano dove aveva chiesto di essere trasferita nel 2001 per ragioni famigliari. Lì è stata vice prefetto aggiunto, vice capo di Gabinetto e capo di Gabinetto con i prefetti Ferrante, Lombardi, Andreana, Tronca, Marangoni e Lamorgese.

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