Altri roghi a Bormio: indagini senza sosta

L’allarme. Carabinieri e vigili del fuoco al lavoro sabato alle 21.30 per un nuovo incendio al confine con Valdisotto. In zona registrati finora 25 eventi dolosi del misterioso incendiario: potrebbe essere un uomo che conosce il posto

Bormio

Non c’è tregua in Alta Valtellina. L’azione del piromane seriale continua senza soste,causando ingenti danni al patrimonio ambientale. Ancora un allarme, nella serata di sabato, tra Bormio e Valdisotto ha richiesto un super lavoro da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Valdisotto, dei carabinieri del gruppo Forestali coordinati dal colonnello Andrea Turco, dei militari dell’Arma di Bormio e del Nucleo operativo della Compagnia di Tirano, del comandante capitano Riccardo Angeletti con i colleghi della Stazione tiranese guidati dal luogotenente Carmine Pica, da parecchi giorni tutti impegnati nelle indagini per cercare di giungere, al più presto, all’individuazione del responsabile che, quasi sicuramente, è un soggetto del posto che conosce molto bene il territorio e su di esso sa muoversi alla perfezione. Si spera, da parte dei pubblici amministratori e della popolazione dei centri abitati colpiti, che a breve ci sia la soluzione al rompicapo che sta mettendo a dura prova gli investigatori, costretti a massacranti turni di lavoro per cercare di risolvere il rebus.

Nella serata di sabato, attorno alle 21.30, l’ultimo allarme, con richiesta di immediato intervento alla caserma dei Vigili del fuoco per le fiamme innescate in un’area compresa fra Bormio e Valdisotto, fiamme facilmente visibili dalla rotonda di ingresso al paese turistico. Insomma, quello con il piromane e il suono delle sirene dei pompieri ormai è diventato un appuntamento fisso ogni sera. Quando le forze dell’ordine hanno raggiunto la zona, per i necessari accertamenti, dell’autore non c’erano più tracce. Si era già dileguato e così la caccia al piromane deve ripartire un’altra volta. Non da zero, ma quasi. Fastidioso sarebbe, un giorno, apprendere che quando le squadre chiamate sul posto per le operazioni di spegnimento erano al lavoro, lui magari era nelle vicinanze a osservare gli effetti della sua ennesima “bravata”. Si calcola, al momento, che siano già stati circa 25 gli eventi dolosi causati fra Bormio, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva dal misterioso incendiario, attivamente ricercato da diverse settimane da un’autentica taskforce alla quale, sino a oggi, è riuscito a sfuggire.

L’allarme sociale, nel frattempo, cresce di giorno in giorno, ma in tutti c’è la consapevolezza che chi da tempo sta indagando non lesina di certo gli sforzi per giungere a un risultato concreto. Ma non è facile perché il territorio da controllare è molto vasto e gli uomini a disposizione, pur potendo contare sulla piena collaborazione di guardie parco, volontari della Protezione Civile, pastori e frequentatori delle montagne, non sono molti.

Le piogge delle ultime ore, che hanno interessato pure l’Alta Valle, potrebbero concedere adesso una pausa utile a fermare l’incendiario e a fare il punto alle indagini, coordinate dalla Procura di Sondrio diretta da Piero Basilone.

Si tratta di un’inchiesta che si sta rivelando più difficile di quella che, nei mesi scorsi, aveva portato all’arresto del piromane - poi rinchiuso nel carcere sondriese - che da qualche tempo aveva iniziato a colpire nei boschi del Comune di Teglio e in quelli vicini di Castello dell’Acqua.

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