Albosaggia: piccoli piloti di droni crescono

Sono gli alunni della classe quinta che da tre anni sono coinvolti nel progetto di robotica e tecnologia, sviluppato su incarico del Comune. «Esempio concreto di come la scuola possa diventare un laboratorio di innovazione e crescita per le nuove generazioni»

Albosaggia

Piccoli piloti di droni crescono alla scuola primaria di Albosaggia. Sono gli alunni della classe quinta a tempo pieno, bambine e bambini che attualmente «stanno lavorando sull’apprendimento delle tecniche di pilotaggio del drone attraverso simulazioni e attività pratiche».

Lo spiega Luca Triangeli, esperto in materia che da tre anni conduce il progetto di robotica e tecnologia, da lui sviluppato su incarico del Comune, ormai alle tappe conclusive. «Questa fase è dedicata all’acquisizione delle competenze di base per il controllo di un drone, con particolare attenzione alla sicurezza operativa e alla gestione dei comandi - prosegue Triangeli -. Con ogni probabilità da febbraio gli alunni inizieranno ciascuno a costruire il proprio drone».

Il tutto grazie ai kit, di recente acquistati dal Comune, che ha investito 2.600 euro. «Nell’ultima fase si procederà con il montaggio dell’hardware dei droni utilizzando i componenti forniti». Dopodiché si passerà alla «configurazione e alla programmazione del flight controller attraverso software specifici, nonché alla personalizzazione del radiocomando con programmi dedicati» aggiunge Triangeli, che ogni lunedì pomeriggio opera con la classe. Il percorso si concluderà «con il collaudo e il volo operativo dei droni, in cui ogni studente potrà testare il proprio lavoro e verificare l’efficacia delle competenze acquisite».

Il progetto triennale è stato strutturato in moduli progressivi, ciascuno pensato per fornire competenze specifiche e preparare gli alunni a sfide tecniche via via più complesse. Il primo anno ci si è concentrati sul coding e sulla robotica: «Gli studenti hanno iniziato il percorso con un’introduzione al coding, utilizzando la programmazione a blocchi per sviluppare il pensiero computazionale». A livello pratico, ogni alunno ha costruito e programmato un robot. Disegno tecnico e stampa 3D hanno invece caratterizzato il secondo anno. Infine i droni, a coronamento di un progetto innovativo, il cui obiettivo primario è quello «di integrare competenze teoriche e pratiche in ambito Stem, favorendo nei ragazzi lo sviluppo di abilità trasversali», come il problem-solving, la progettazione tecnica e l’utilizzo di tecnologie avanzate.

Grazie a un approccio progressivo, «ogni fase ha permesso agli studenti di consolidare conoscenze specifiche e di applicarle concretamente a progetti reali» conclude Triangeli ringraziando l’amministrazione e «Federica Nobili, insegnante che ha fornito un supporto indispensabile e reso possibile lo sviluppo di questa iniziativa educativa innovativa». La costruzione e il volo dei droni, «sono un esempio concreto di come la scuola possa diventare un laboratorio di innovazione e crescita per le nuove generazioni, preparando i ragazzi a cogliere le sfide del futuro con competenza e creatività».

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