Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 25 Maggio 2021
«Aiuto, mio marito mi ha accoltellata»
Ma era uno scherzo: due denunciati
Folle idea di una ragazzina di 15 anni e di un amico di 27, entrambi residenti in città: hanno messo in allerta per tre giorni le forze dell’ordine in Puglia
Per tre giorni i carabinieri di Lecce, anche utilizzando un elicottero, hanno provato a rintracciare un uomo e una donna che a mezzanotte del 7 maggio hanno chiamato il pronto soccorso dell’ospedale leccese Vito Fazzi, chiedendo disperatamente aiuto: lei diceva di essere stata accoltellata da suo marito, il quale poi le ha strappato il telefono dalle mani dicendo di volersi uccidere.
Non era vero. Era uno scherzo, folle e insensato, messo in atto da Sondrio, a mille chilometri di distanza da una ragazza di 15 anni e un uomo di 27 anni. I carabinieri li hanno identificati e denunciati per procurato allarme e interruzione di un ufficio o servizio pubblico.
L’incredibile storia parte alla mezzanotte del 7 maggio scorso. Il pronto soccorso dell’ospedale di Lecce è stato contattato telefonicamente da una donna che, piangendo e in preda alla disperazione, chiedeva aiuto per essere stata accoltellata poco prima dal marito. Durante la telefonata è poi intervenuto un uomo, che per circa 40 minuti ha tenuto occupati i sanitari di Lecce: lo sconosciuto ha detto di avere accoltellato la moglie e di trovarsi in macchina in una stradina con l’intenzione di suicidarsi.
Dall’altra parte del cavo nessuno aveva potuto pensare a uno scherzo, anche perché l’uomo ha precisato il luogo in cui si trovava, in Puglia. I soccorritori, anzi, non hanno lasciato cadere la comunicazione proprio per cercare di individuare dove si trovasse il chiamante.
Scattato l’allarme e avvisati i carabinieri, il 118 pugliese ha inviato i mezzi nel luogo indicato, dove ovviamente non è stato trovato nessuno. Finita la telefonata, le ricerche sono proseguite per tre giorni, durante i quali i carabinieri hanno setacciato le campagne, utilizzando l’elicottero del Nucleo elicotteri carabinieri di Bari per perlustrare la zona dall’alto.
Nel frattempo una squadra di militari specializzati nelle attività tecnico-informatiche è riuscita prima ad escludere che la chiamata fosse partita dalla zona segnalata, poi ha stabilito che la telefonata era partita, invece, da un’utenza di proprietà di un uomo residente in Valtellina, dalla quale, nei giorni precedenti, erano partite altre chiamate a carabinieri, Vigili del fuoco e ospedali pugliesi e siciliani.
I carabinieri di Sondrio sono riusciti a rintracciare chi ha utilizzato la sim: una ragazza di 15 anni che ha ammesso la propria responsabilità, spiegando che si era trattato di un (per lei) banale scherzo, fatto con la complicità di un amico di 27 anni, originario della provincia di Bari ma residente in città. Anche lui ha poi ammesso le proprie responsabilità.
Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere, poiché era stato colpito da un provvedimento restrittivo per violazione delle prescrizioni dell’obbligo di dimora. I carabinieri hanno specificato che sarà quantificato l’ammontare delle spese sostenute per le ricerche e che l’importo verrà addebitato ai due denunciati.
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