Aggressioni e deragliamenti, troppi rischi sulla ferrovia

La linea Milano-Carnate-Lecco è una delle più pericolose della Lombardia. Una coincidenza che rende il viaggio dei pendolari una vera e propria avventura e che spinge la Filt Cgil di Sondrio ad esprimere, ancora una volta, la propria preoccupazione.

Sondrio

In fatto di sicurezza il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha segnalato al ministro dell’Interno la linea come una di quelle ritenute più a rischio e più bisognose di un maggior presidio delle forze dell’ordine: «L’indicazione - spiega il presidente Fontana - giunge dopo che, venerdì scorso lo stesso ministro, a Milano per il Comitato provinciale per l’Ordine pubblico e la sicurezza, aveva chiesto di conoscere le linee di Trenord a più alta pericolosità così da poter organizzare dei pattugliamenti di uomini e donne in divisa per garantire più sicurezza».

Le tante aggressioni che purtroppo si contano sulla linea che collega Milano a Lecco e che interessano quotidianamente anche i pendolari della Valtellina, sia ai danni di passeggeri che di capotreni, la rendono purtroppo una linea poco sicura.

Ma non è solo un problema di maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine, anche l’infrastruttura mostra la corda, come testimonia la rottura del giunto di venerdì sera tra Arcore e Carnate, scoperta per caso da un macchinista che già stava procedendo a bassa velocità e che in questo modo ha probabilmente evitato un disastro ferroviario come quello avvenuto a Pioltello il 25 gennaio.

Si è appreso che gli investigatori della Polfer hanno riscontrato un buco nella rotaia di poco più di 13 centimetri, dopo aver esaminato il materiale sostituito dalla squadra di Rfi che ha ripristinato la linea venerdì sera. Gli agenti hanno potuto esaminare le parti di rotaia solo la mattina dopo, perché non era stata inviata alcuna segnalazione e non è stato possibile esaminare la tratta ferroviaria, già sistemata. Sulla rottura del giunto sta indagando la Procura di Monza.

«Chiediamo a Rete Ferroviaria Italiana - dice Giorgio Nana della Filt Cgil -, una maggiore manutenzione per mettere i viaggiatori e i lavoratori in sicurezza, perchè non possiamo viaggiare sperando di arrivare incolumi alla destinazione».

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