A rischio uno dei tesori di Sondrio: l’affresco del Ligari si sta sgretolando

Sondrio rischia di perdere uno dei tesori che ne impreziosiscono le vie del centro, una di quelle testimonianze di arte, cultura e devozione che travalicano i secoli. Almeno finora, perché è concreto il rischio che l’affresco attribuito a Pietro Ligari (1686-1752) che si trova al principio di via Romegialli possa sgretolarsi. Raro esempio di affresco votivo che ancora si conserva in città, il dipinto raffigura l’Incoronazione della Vergine e il suo stato di mala conservazione è sotto gli occhi di tutti e non è certo una novità. Pur trovandosi sulla parete esterna di un’abitazione privata, da tempo disabitata e ormai quasi diroccata, l’affresco è di indubbio interesse e perciò c’è chi vuole coinvolgere l’amministrazione comunale per assicurarne la conservazione.

È il caso di Simone Margnelli, cresciuto in città, dottore commercialista e consigliere della Società storica valtellinese. «Negli ultimi anni, il comune ha investito una considerevole somma di denaro per la riqualificazione della “Via dei Palazzi”, che si snoda attraverso il centro storico cittadino partendo da piazza Quadrivio fino a giungere alla piazzetta Carbonera», ricorda Margnelli, evidenziando che «stride con quest’opera di riqualificazione lo stato di degrado che si incontra sulla via Romegialli, appena superata la passerella sul Mallero e prima del bivio che conduce a via Baiacca». È lì, al civico 12 che, sopra il portone d’ingresso si trova l’affresco. «Osservandolo - afferma Margnelli - non si può che provare un profondo sentimento di disappunto per l’avanzato stato di degrado in cui versa. Una disapprovazione che aumenta se si legge la targhetta fatta apporre dal comune anni fa, dov’è indicato che l’affresco è probabilmente opera del celebre artista valtellinese Pietro Ligari». Simone Margnelli ricorda che il Museo valtellinese di storia e arte (Mvsa) conserva un bozzetto preparatorio dell’affresco, citato anche nel volume “Sondrio: volti di una città”, pubblicato nel 1990 da Luca Merisio, Franco Monteforte e don Ugo Pedrini. “Logorato dal tempo, si indovina, sopra il portale di una casa, un affresco - si legge nella pubblicazione -. Si tratta dell’Incoronazione della Vergine di P. Ligari, in stato di deplorevole abbandono”.

«A distanza di oltre trent’anni - evidenzia Margnelli -, la situazione è notevolmente peggiorata: ora l’intonaco si è staccato dalla parete muraria creando delle crepe sull’affresco, che hanno già provocato il distacco di materiale. Il prezioso affresco rischia per davvero di sbriciolarsi da un momento all’altro». Da qui un appello che l’uomo rivolge alle istituzioni culturali cittadine e, in particolare all’amministrazione comunale «affinché possa interpellare la competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per attivare una procedura d’urgenza che possa salvare l’affresco, magari usando la tecnica dello “strappo”, se ciò risulta possibile, per poi restaurarlo ed esporlo in una sede più opportuna, come il Mvsa». Altrimenti, «sarebbe davvero una vergogna per la città - conclude Margnelli - se questa preziosa testimonianza di civiltà artistica andasse definitivamente perduta, nell’indifferenza generale della cittadinanza e dei suoi amministratori».

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