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Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Gennaio 2025
A Postalesio il monito di Oreste Forno: «Preserviamo l’alpe Colina»
Ha letteralmente stregato la platea con i suoi racconti Oreste Forno, ospite di spicco invitato dal gruppo di minoranza Più Postalesio, promotore di una serata che ha fatto registrare il tutto esaurito in sala consiliare lo scorso 4 gennaio.
“Tra le nostre montagne: Colina, Caldenno, Vignone e Scermedone” il viaggio tra le cime retiche, che gli spettatori hanno potuto virtualmente fare, ascoltando le parole di un amante come la montagna, nonché massimo conoscitore ed esperto come Forno e ammirando le fotografie da lui scattate e proiettate in sala. Una panoramica tra vette preziose e uniche, che vanno preservate. Di cui bisogna avere cura, per salvaguardare le ricchezze di flora e fauna di cui il nostro territorio è ricchissimo. Finché siamo in tempo! A cominciare dall’alpe Colina.
È stato sostanzialmente questo il monito di Forno, alpinista, scrittore e documentarista valtellinese, di fama mondiale, che è stato accolto e presentato al numeroso pubblico da Dario Cattaneo, capogruppo di minoranza dello schieramento Più Postalesio.
Nelle sue riflessioni, Oreste ha più volte rimarcato l’importanza di valori come «la semplicità, l’umiltà e il rispetto, che caratterizzano la vita di montagna» ha detto raccogliendo il consenso degli spettatori che non hanno mancato di fare domande. «Anche lui, come noi - il commento di Cattaneo, in una nota diffusa dopo la serata -, auspica che l’alpe Colina rimanga protetta e preservata dal traffico di auto e moto, che purtroppo sta aumentando sempre più anche nel tratto interdetto a questi mezzi».
Aspetto, questo, che peraltro più di una volta Cattaneo ha portato anche all’attenzione dell’amministrazione durante i consigli comunali. «Questo approccio rumoroso ed inquinante sta già mostrando i suoi effetti devastanti sulla fauna selvatica locale: i cervi si stanno allontanando e le aquile sono più difficili da vedere. Fermiamoci finché siamo in tempo» l’appello forte emerso dalla serata durante la quale numerosi spettatori hanno voluto acquistare i libri scritti da Forno e, per l’occasione, anche autografati. C’è chi ha scelto “Fiori di ciliegio”, una bellissima pagina di storia che ha per protagonisti i bambini degli anni Cinquanta, in un piccolo paese della Valtellina. Chi invece ha preferito “L’altra montagna”, libro in cui Forno rende merito alla bellezza di un paesaggio, di un tramonto, di un cielo nero pieno di stelle tremolanti. Quella del silenzio che dà modo di guardarti dentro, quella della scoperta dell’essenziale che fa capire quanto poco possa bastare nella vita. Una coinvolgente storia che ha portato l’autore, un giorno, a cercare Dio sulle cime.
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