Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 28 Novembre 2018
A doppia corsia e sicuro, dopo due mesi di lavori riaperto il ponte a Sazzo
Inaugurato ufficialmente ieri il viadotto sottoposto ad importanti opere di riqualificazione. Il sindaco Biscotti: «Grazie agli abitanti per la pazienza».
Il sindaco di Ponte in Valtellina ha voluto attendere l’arrivo della testimonial del versante orobico del paese - Maria Antonietta Talanti, vedova Vairetti, che il 2 gennaio compirà 99 anni – per il taglio del nastro del cosiddetto ponte di Sazzo, ovvero quello che collega Ponte in Valtellina con la val d’Arigna, interessato negli ultimi due mesi da lavori di riqualificazione e messa in sicurezza.
Il primo cittadino, Franco Biscotti, ha subito precisato che in tempo di «psicosi da ponti» dopo quanto accaduto al Morandi a Genova, le operazioni che hanno interessato il ponte di Sazzo non erano dovute al rischio che lo stesso potesse crollare, quanto al fatto che le passerelle pedonali – prima attaccate alla struttura -, da due anni, avevano cominciato ad evidenziare problemi di stabilità. Pertanto l’amministrazione comunale ha stabilito, prima che potessero cadere o creare ulteriori problemi, che venissero rimosse. Inoltre sono state posate delle solette in calcestruzzo che sporgono lateralmente rispetto al ponte che hanno consentito l’allargamento della sede viaria. Si è passati, dunque, dalla precedente corsia unica e due corsie stradali senza più passaggio pedonale.
«Abbiamo voluto organizzare una piccola cerimonia di riapertura e inaugurazione del ponte con benedizione da parte del parroco, don Samuele Fogliada, a beneficio della gente della parte orobica del paese che ha dovuto sopportare un po’ di disagio in queste ultime settimane - ha detto Biscotti -. I lavori si sarebbero dovuti concludere in due mesi, invece abbiamo sforato di venti giorni per via delle cattive condizioni del tempo che hanno costretto all’interruzione dei lavori per alcuni giorni. Ringrazio, dunque, gli abitanti del versante orobico per la pazienza, stiamo parlando di circa 200 residenti stabili tutto l’anno (sui 2.300 abitanti complessivi) di cui 110 a Carolo, 40 ad Arigna e 30 a Sazzo. A questi si aggiunge il vasto patrimonio delle seconde case. Ringrazio anche il sindaco di Piateda, Aldo Parora (ieri presente, nda), che ha messo a disposizione le strade del suo Comune come vie alternative per raggiungere la parte al di là del fiume Adda».
Biscotti ha parlato di «intervento programmato e necessario», costato in tutto 200mila euro. «I lavori strutturali sono conclusi e abbiamo già portato a termine il collaudo del ponte – ha aggiunto -. In primavera saranno fatte alcune finiture. In particolare la Soprintendenza ha chiesto la posa di un rivestimento per coprire il guard rail che è necessario per la sicurezza, ma è brutto da vedere. Visto che si tratta di un ponte di valenza storica, apporremo un rivestimento metallico che sembra legno per mascherare il guard rail. Crediamo che sia venuto un buon lavoro. Il ponte è ora largo 5 metri e consente il passaggio di due auto contemporaneamente e non più a senso unico alternato».
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