Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 25 Luglio 2016
Zoom sui movimenti sospetti: il territorio ha otto occhi in più
Entro fine agosto sarà operativo il primo gruppo di telecamere. Grazie alla Comunità montana presidiati gli ingressi “più scoperti” dei paesi.
Poco più di un mese all’entrata in funzione del primo gruppo di 8 telecamere di videosorveglianza sul territorio mandamentale. Con l’aggiudicazione dell’appalto per il primo lotto funzionale dell’impianto per il controllo veicolare e territoriale, la Comunità montana si avvicina all’obiettivo che era stato indicato come prioritario da parte della giunta esecutiva, per il presidio e la sicurezza del mandamento:«Tutti i provvedimenti necessari si sono compiuti – afferma il presidente dell’ente, Christian Borromini – e come previsto a fine agosto dovranno essere terminati i lavori, rendendo così operativa questa prima fase del progetto più ampio ed articolato che abbiamo studiato e concordato sia con le forze dell’ordine sia con gli amministratori locali e che ha incontrato anche il favore delle istituzioni, come dimostrano i contributi che sono stati concessi allo scopo alla nostra Comunità montana».
Per il sistema di videosorveglianza sono stati infatti assegnati 250mila euro dalla Provincia, 160mila dalla Regione (80 mila sul bando della videosorveglianza, altrettanti su quello relativo alla polizia locale associata) e 200mila euro dal Bim che ha riconosciuto con queste risorse la valenza del progetto «che ha valore oltre i confini locali vista l’area strategica della bassa valle rispetto all’ingresso in provincia». L’appalto appena assegnato riguarda il primo lotto per un importo complessivo di 181mila euro. Il bando ha ricevuto cinque offerte ed è stato assegnato con un ribasso del 35%.
«Questo primo lotto riguarderà otto postazioni per altrettante videocamere per la lettura delle targhe dei veicoli in transito che per ora riguardano gli snodi principali di accesso ai paesi del mandamento che non sono già coperti da un controllo video – spiega Borromini – e il loro collegamento in rete per il controllo. Il secondo lotto, al quale si sta lavorando per i dettagli prima di arrivare alla pubblicazione del bando per l’appalto dei lavori, riguarderà altri punti del territorio che necessitano anche della realizzazione delle postazioni necessarie a supportare le videocamere. A riguardo stiamo definendo i dettagli in collaborazione con la Prefettura, in stretto collegamento con le forze dell’ordine e con l’Anas e ovviamente con la partecipazione delle amministrazioni comunali visto che saranno coperti attraverso la videosorveglianza tutti i Comuni del mandamento secondo esigenze che saranno gli stessi enti locali ad indicare».
L’ente mandamentale insieme ai Comuni sta lavorando contestualmente anche per la definizione dei dettagli della convenzione di vigilanza associata promossa dalla Cm stessa e legata al progetto sulla videosorveglianza:«In questo caso l’obiettivo è l’operatività della convenzione contemporaneamente all’entrata in funzione di questo primo gruppo di telecamere di controllo – spiega Borromini – completato dalle dotazioni di strumentazione che saranno in uso agli agenti per il presidio del territorio».
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