Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 24 Aprile 2017
Wrestling tra colpi di scena e spettacolo
Sabato sera a Morbegno centinaia di persone all’esibizione e raduno sportivo organizzati dalla federazione Iwc. I dirigenti: «Gli incontri sono adatti a qualsiasi fascia di età, puntiamo sul gesto atletico e la perfezione delle mosse».
«Non c’è davvero nessun motivo perché io, campione affermato e detentore del titolo italiano, debba misurarmi con un giovane non ancora al top come te. L’unico motivo che mi potrebbe spingere a farlo, è prendermi, dopo avere vinto, la donna». La donna è “Jokei”, sul ring morbegnese insieme al suo compagno Luca “Jester” Abram. A parlare è “Lupo”, un lottatore milanese del peso di un quintale e con credenziali tecniche temibili. È noto il suo “Silverkick”, una “mossa finale”, un poderoso calcio laterale sferrato a sorpresa, in grado di garantirgli la vittoria in qualsiasi momento. Lupo fa il baldanzoso e stuzzica l’avversario che è morbegnese, lo irride, nella città in cui è cresciuto. Ad Abram monta il sangue alla testa.
Tra colpi di scena e tanto spettacolo, si è svolta sabato a Morbegno, nel palazzetto di via Faedo davanti a un pubblico entusiasta composto da centinaia di persone, l’esibizione e raduno sportivo di wrestling della federazione Iwc. Una delle sigle storiche e più conosciute per questa specialità spettacolare e sportiva a livello nazionale ed europeo. La serata è stata lunga e articolata, in avvio sono saliti sul ring montato al centro della palestra, per il titolo interregionale, il campione in carica Nick Lenders e il lottatore bosniaco Miroslav Mijatovic.
Lo scontro è stato spettacolare, il campione interregionale, un bresciano abile nei salti dalle corde, stile “high-flyer” con voli dall’alto, incontrava il coriaceo bosniaco, stile rude, un incassatore. Il combattimento è stato serrato. Altri ritmi per l’incontro successivo, che vedeva salire sul ring quattro dei wrestler più grossi in Italia. Era infatti annunciato uno “scontro fra titani”, per un peso combinato per i 4 atleti di ben oltre 4 quintali e mezzo. Si sfidavano «il gigante dagli “occhi di ghiaccio” Jari Syberia, “il bronzo di Novara” Stephanos, contro Goran “il Barbaro” e Taurus “la montagna che cammina”». Per proporre, come spiegato dagli organizzatori, «il match più pesante mai organizzato nel wrestling italiano». Qui lo spettacolo è stato soprattutto coreografico, molto guizzare di muscoli, colpi “portati” e tanti atterramenti.
«Offriamo spettacolo – hanno rimarcato i dirigenti della federazione –, i nostri incontri sono adatti a qualsiasi fascia di età poiché la Iwc, Italian championship wrestling, propone un wrestling “sano” che non incoraggia in alcun modo all’utilizzo della violenza. E nelle esibizioni puntiamo sul gesto atletico e sulla perfezione tecnica delle mosse. Attiva da 16 anni e membro fondatore della Confederazione europea di wrestling, la Iwc ha lo scopo di diffondere questo spettacolare sport in Italia».
Simpatico Jari Syberia, “colosso vero” di 105 kg, fisico da gladiatore, meccanico aeronautico alla Malpensa, ripara gli aerei su cui voliamo. «Ho questa passione – spiega –, ho iniziato a interessarmi a questo sport da bambino, guardando i match di Hulk Hogan, Antonio Inoki, adesso sul ring ci sono io».
Nell’incontro successivo, femminile, ecco la maestosa Queen Maya, 190 centimetri, campionessa in più sigle e federazioni anche in Europa: lodigiana, mamma di due gemelli, un grande blasone tra i wrestler, ha combattuto in quattro continenti ed è la lottatrice più alta del mondo. A cercare di strapparle il match e ad appannarne la fama l’agile Jokei. Incontro altalenante, ma Queen Maya dà l’idea di essere la gatta che gioca con la preda. A chiudere la serata il beniamino di casa contro Lupo, in una sfida “senza regole”: l’altezzoso campione fa a “sportellate” con il wrestler morbegnese, ma l’aria di casa fortifica Abram e Lupo lascia il ring con le ambizioni frustrate.
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