Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 11 Agosto 2016
«Vivi le notti, un autentico flop per tutti
Serve più unità per rilanciare il turismo»
Rosanna Fiorina, Coldiretti, striglia il Comune di Tirano dopo l’insuccesso delle serate estive. «La città si svuota e non si fa nulla per contrastare la tendenza, così non si può fare turismo».
«Credo che tutti ci si sia resi conto che le serate di animazione estiva del venerdì sera siano state un flop. Gente in giro ce n’è stata poco e i commercianti, poveri loro, hanno tenuto aperti i negozi comunque, mentre in strada le iniziative sporadiche non hanno attirato nessuno ad uscire. Ebbene sono convinta che se si lavorasse di più insieme si potrebbe migliorare l’attrattività della città che, dal mio punto di vista, ultimamente si è un po’ spenta. Per non parlare di bar e alberghi vuoti».
Espone la propria riflessione su Tirano Rosanna Fiorina, tiranese, presidente di Coldiretti Donne Impresa, membro della Pro loco di Tirano e commerciante. Lo spunto per aprire la discussione viene dalla constatazione della scarsa affluenza di persone a “Vivi le notti”, la rassegna di venerdì con negozi aperti fino a mezzanotte e animazione nei locali, che è stata disertata dai tiranesi. Ma c’entra anche una certa «piattezza» che Fiorina ritiene di aver individuato in città.
«L’amministrazione comunale dovrebbe lavorare a fianco alle associazioni di volontariato e di categoria, rendere partecipi i cittadini alle decisioni che li riguarda da vicino e ascoltare le esigenze dei cittadini stessi - afferma -. La nostra cittadina sta andando alla deriva: i negozi sono vuoti, bar e ristoranti hanno difficoltà a sostenere le spese dei dipendenti, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese. La pulizia di piazze e strade lascia a desiderare. I porfidi vanno ricollocati, le aree cani non esistono, ci sono piante ammalate e mozzate lungo i viali. Da anni hanno bisogno di essere sistemati i parchi dei giochi per i bambini. Non solo grandi progetti che poi non è nemmeno detto che si potranno essere realizzati, ma le piccole grandi cose di ogni giorno».
Fiorina è convinta che con il confronto si possano sviluppare le idee. L’esempio di “Vivi le notti” è, secondo lei, calzante perché se tutti – Comune, associazioni di categorie e associazioni – lavorassero insieme, forse, Tirano avrebbe attirato più persone. Un esempio di buona collaborazione c’è: quello del “Cuore di Tirano” natalizio che funziona bene.
«Se non c’è unione, un giorno forse avremo una tangenziale, ma non avremo più chi si fermerà per un caffè - conclude -. Avremo meno traffico, ma avremo anche meno gente. È sicuramente su questo che dovremo riflettere. Se non uniamo le nostre forze per creare davvero una città turistica, Tirano potrà vivere solo con le quattro fabbriche che ci sono? Alberghi e ristoranti potranno dare ancora occupazione? La Svizzera ogni anno assume sempre meno, dove finiranno tutte le persone che perderanno il lavoro?».
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