Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 03 Agosto 2017
Vaninetti: «Progetto istituzionale, i partiti non c’entrano»
Il neo presidente del Bim ha illustrato il suo programma: «Da subito la revisione dello statuto dell’ente».
Il primo atto ufficiale è stata la richiesta, poi approvata dall’assemblea, di rinvio dell’approvazione della variazione di bilancio non appena dopo la mozione di sfiducia per Cioccarelli. Ma le prime dichiarazioni del nuovo presidente del Bim, il sindaco di Cosio Valtellino Alan Vaninetti, hanno preceduto la sua elezione.
È stato lui a prendere la parola a nome dei firmatari della mozione per spiegare le ragioni della scelta di far cadere anzitempo l’esecutivo «Le condizioni di autorevolezza del Bim che derivano in parte dall’essere espressione degli amministratori - ha detto - sono venute meno da quando Cioccarelli non è più sindaco. A questo bisogna poi aggiungere i dubbi sulle scelte fatte in maniera apicale, senza coinvolgimento». Da qui la scelta di procedere con la proposta di un nuovo esecutivo. «Ci è stata chiesta la disponibilità a presentare il nostro servizio di sindaci al Bim - ha proseguito Vaninetti - e lo abbiamo fatto con un esecutivo che rappresenta le cinque aree in cui è divisa la provincia con qualcuno di provata esperienza e con qualche novità». Le riconferme sono quelle di Fernando Baruffi, sindaco di Tresivio, e di Michele Rossi, primo cittadino di Samolaco, mentre i nuovi ingressi sono quelli di Dario Corvi, sindaco di Aprica, e Roberto Volpato, di Bormio.
«Con questo esecutivo - ha specificato Vaninetti - non si definisce una maggioranza partitica, ma una vasta adesione istituzionale come è giusto che sia per un ente elettivo di secondo livello. Questo non significa - ha specificato - che non ci sia confronto e dialettica anche con i partiti del territorio. Riteniamo fondamentale per il Consorzio un rapporto forte con gli enti territoriali - i Comuni, le Comunità montane e la Provincia - e anche con la Regione per evitare sovrapposizioni di energie e di competenze».
Vaninetti ha anche delineato a grandi linee il lavoro che insieme al suo esecutivo intende portare avanti: dalla battaglia per il mantenimento del Bim e delle sue risorse, all’indotto prodotto dal rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche. «Faremo importanti azioni con la Provincia per il sostegno del sociale e le infrastrutture territoriali» ha detto ancora, mentre per quanto riguarda più strettamente il Consorzio, Vaninetti ha annunciato tre azioni: la revisione dello statuto, la stesura di un regolamento per la distribuzione dei contributi e la creazione di una fondazione dove far confluire i beni patrimoniali del Bim: «Così anche nel malaugurato caso che venisse toccato il Consorzio, il territorio conserverebbe i suoi bene».
Ma non è tutto. Come già trapelato alla vigilia dell’assemblea, Vaninetti intende approfondire il tema delle assegnazioni delle risorse straordinarie «per avere uno sviluppo più armonico di tutto il territorio». E poi c’è l’intenzione di trovare un accordo con Sondrio, capoluogo che ha appoggiato la sfiducia (in aula il delegato Francesco Bettinelli), «che offre servizi a tutto il territorio».
Qualche parola anche sul metodo. Vaninetti ha dichiarato di voler far propria una «dialettica seria e trasparente che si fa nelle sedi opportune. Non ci sarà alcuna preclusione da parte di alcuno per nessuno. Auspichiamo - ha concluso prima di lasciare spazio al voto - un ampio consenso per dare maggiore serenità e più autorevolezza all’ente».
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