Vandali di nuovo in azione al campo sportivo di Triangia, frazione di Sondrio

Spogliatoi devastati, finestre rotte, porte sfondate. E non è la prima volta. «Servono delle telecamere di videosorveglianza»

Spogliatoi devastati, finestre rotte, porte divelte, sfondate a calci e con le maniglie rotte. Non è uno spettacolo edificante quello che si presenta agli occhi di chi frequenta il campo sportivo di Triangia, come gli scout di Morbegno e Sondrio che la scorsa settimana l’hanno scelto per piantarvi le tende. Il tutto a causa di una serie di atti vandalici - il primo nella primavera del 2023, l’ultimo meno di un mese fa - che ha preso di mira gli spogliatoi che si trovano a bordo campo lasciandoli distrutti e aperti, anche quello centrale in cui si trova il defibrillatore che era stato installato all’epoca dell’amministrazione Molteni, quando era stato deciso di dotare tutti gli impianti dell’importante strumento salvavita. Anche perché allora, e fino all’avvento del Covid, sull’erba della frazione cittadina giocavano le squadre del campionato Csi a sette.

Il campo da calcio, con il parco giochi che si trova lì vicino, è l’unica attrezzatura ludico-sportiva comunale a disposizione degli abitanti della frazione: da circa 20 anni è gestito dal Gruppo sportivo Triangia che, attraverso un’apposita convenzione con il Comune, si occupa degli sfalci del campo e del parco giochi e delle aree esterne vicine ai recinti, oltre che della segnatura, della pulizia e della manutenzione ordinaria degli spogliatoi, dei giochi e degli arredi. Il problema è che l’area di notte non è illuminata ed essendo anche relativamente lontana dalle case abitate diventa luogo di ritrovo di ragazzetti del posto, e non solo, che dopo essersi radunati al lavatoio - e lì vicino è stato preso di mira anche il fontanello di Secam - non trovano di meglio da fare che spostarsi al campo e sfasciare le proprietà pubbliche.

Dopo il primo grosso episodio dell’anno scorso era intervenuto anche l’Ufficio tecnico di palazzo pretorio con un sopralluogo, utile anche per le perizie assicurative. Poi in autunno i vandali erano entrati nuovamente in azione distruggendo l’unico spogliatoio rimasto intatto. A quel punto, il Gruppo sportivo aveva convenuto con il Comune di installare una telecamera di controllo, nell’ambito del progetto di ampliamento della videosorveglianza nelle frazioni portato avanti dall’amministrazione Scaramellini. Ad oggi però, non essendo ancora stato aperto il bando per le telecamere in Regione, la telecamera non è stata installata.

Nelle scorse settimane però ci sono stati altri atti vandalici. Un problema non solo per il decoro, ma anche per la sicurezza e per la possibilità di usufruire degli spazi pubblici. Soprattutto da parte dei bambini più piccoli che usano il campo e per i quali vengono infatti lasciati aperti i cancelli, «ma tanto - dicono dal Gruppo sportivo - non sono sufficientemente alti da fare da deterrente nei confronti degli altri. Tenerli chiusi significherebbe impedire ai più piccoli di usare la struttura o invogliarli a scavalcarli con il rischio che si facciano male».

Sabato scorso sempre il Gruppo sportivo è dovuto intervenire in qualche modo per sistemare almeno uno dei servizi igienici presenti per metterlo a disposizione del gruppo di scout di Morbegno che ha scelto di allestire le tende nel campo. In attesa del bando per la videosorveglianza potrebbe essere presa una misura tampone come l’installazione di una luce o di una fototrappola, se non anche l’installazione di una telecamera d’urgenza, a provare a frenare i danni. Sulla questione è stata presentata anche un’interpellanza in Comune da parte dei gruppi di minoranza.

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