Valtellinese condannato a un anno e otto mesi per il fallimento della società G.V.F. di Sondrio

Il fallimento della società G.V.F. Srl con sede a Sondrio al centro del processo che ha visto alla sbarra Dionigi Paride Vaninetti, 68 anni, residente a Cosio Valtellino, che ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi di reclusione. L’imputato è stato socio, consigliere del Cda e anche presidente della società, dichiarata fallita dal Tribunale di Sondrio nel marzo del 2016.

Vaninetti, insieme ad altre tre persone processate in altra sede, era accusato di essersi procurato un ingiusto profitto e di aver recato pregiudizio ai creditori distraendo o dissipando quasi 170mila euro. Non solo. Secondo il capo di imputazione, avrebbe sottratto o distrutto scritture contabili, quali il libro degli inventari dal 2011 al 2014, quello delle assemblee, delle delibere e delle decisioni del Consiglio d’amministrazione dello stesso periodo. Il curatore fallimentare non era riuscito nemmeno a consultare la mera contabilità societaria.

E ancora: l’imputato era accusato di aver contribuito, sempre in concorso con gli altri amministratori, ad aggravare il dissesto della società, prolungando la crisi finanziaria già evidenziata dai bilanci del 2011 e del 2012, che indicavano l’avvenuta completa erosione del capitale sociale. Come se non bastasse, gli amministratori della G.V.F. Srl avrebbero anche stipulato un contratto di affitto aziendale con una società di Reggio Emilia, un contratto particolarmente oneroso che aveva causato ulteriori problemi alla società sondriese. E questo, secondo l’accusa, per effetto di operazioni considerate dolose. Contestata all’imputato anche l’aggravante di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevalte gravità, essendo lo sbilancio tra attività e passività di oltre un milione e 350mila euro.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Antonio De Rosa, ha concesso a Vaninetti la sospensione condizionale della pena.

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