Val Masino, morto nel torrente. Giuseppe lascia i genitori e tre fratelli più piccoli

La notizia prima del drammatico incidente, poi del ritrovamento del corpo senza vita di Giuseppe Marsichina, ha toccato profondamente la comunità di Rho, la città nel Milanese in cui il 17enne viveva con i genitori e tre fratelli più piccoli, una ragazza e due bambini. «Ho appreso con profonda tristezza della tragica scomparsa di Giuseppe. Come sindaco e a nome di tutta la Giunta, ci stringiamo alla famiglia e le inviamo un grande abbraccio, pronti a rimanerle accanto per qualsiasi necessità» le parole del primo cittadino, Andrea Orlandi, che valuta la possibilità di dichiarare il lutto cittadino e anche di annullare la manifestazione della “Notte bianca”.

Tanti, tantissimi, i messaggi di cordoglio che hanno riempito le pagine di Facebook nella giornata di oggi. «Tutto il Rho Futsal piange la scomparsa del povero Giuseppe Marsichina, nostro tifoso di solamente 17 anni strappato alla vita in modo tragico – si legge nella pagina social della società di calcio a 5 di cui il giovane era tifoso -. A lui e alla sua famiglia sono rivolti i nostri pensieri e ci stringiamo intorno a loro in questo momento di grandissimo dolore. Riposa in pace Peppe!».

Un momento di dolore in cui i familiari di Giuseppe hanno chiesto di essere lasciati soli, pur ringraziando per i tanti pensieri ricevuti.

«Scrivo questo messaggio per volontà dei genitori di Giuseppe Marsichina - si legge infatti nel post di un amico di famiglia -.Tutti lo conoscevano, per la comunità era un figlio, per i ragazzi un amico. La famiglia mi chiede di lasciarli per qualche giorno nel loro dolore. Chiedono di evitare di venire per adesso a fare le condoglianze. So che vorreste essere qui a dare il vostro conforto, ma atteniamoci alla loro volontà. Grazie».

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