Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 17 Gennaio 2019
Val Masino mette al bando l’eliski
Un’ordinanza lo vieta in una vallata
Il sindaco Songini ha fatto seguito alla promessa di preservare le aree protette. «La valle non ha vincoli ma è di fronte alla Riserva della Val di Mello, la cui quiete va preservata».
Il sindaco Simone Songini l’aveva promesso e da questa settimana ha fatto scattare il divieto per l’eliski (la risalita dei versanti con l’ausilio dell’elicottero e quindi la discesa dalla montagna con gli sci). Il giro di vite imposto dal Comune è in vigore in Val Merdarola e su tutto il territorio.
La presa di posizione del sindaco di Val Masino è netta su un argomento da sempre dibattuto in questa come in altre vallate. «Abbiamo emanato un’apposita ordinanza a riguardo per disciplinare ufficialmente la materia sul nostro territorio - afferma Songini -, l’obiettivo è vietare questa pratica che unisce l’elicottero agli sci innanzitutto nella Val Merdarola, dove spesso nel tempo si sono registrate diverse escursioni di eliski. A differenza di altre aree comprese nel nostro comune, che rientrano nella zone a protezione speciale o in riserve coordinate da enti sovracomunali, dove è vietata la pratica dell’eliski, la Val Merdarola è, sotto questo profilo, priva di ogni tutela ed è questo che ci ha spinto a programmare un provvedimento che impedisca il passaggio dell’eliski su questa zona e per estensione poi il divieto sarà applicato all’intero territorio».
La Val Merdarola in effetti si trova proprio accanto a un Sic (Sito di interesse comunitario da un punto di vista ambientalistico e naturalistico) e a una Zps (Zona di protezione speciale poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento e alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori), nell’ambito della Rete Natura 2000. Inoltre, la Val Merdarola si trova in posizione frontale rispetto alla Riserva naturale della Val di Mello, istituita nel 2009.
In base al provvedimento comunale, la pratica dell’eliski risulta «invasiva per il disturbo degli animali, oltre che per gli altri frequentatori della montagna; favorisce il consumo usa e getta del territorio, svilisce la fatica e quindi la filosofia di una pratica naturale della montagna; costituisce un turismo di spreco delle risorse ambientali senza apportare alcun beneficio per la valle; e rappresenta un’attività estremamente pericolosa implicando la discesa con lo sci fuoripista con il rischio di valanghe e slavine». Per questi motivi l’amministrazione comunale ha voluto «proteggere e tutelare l’ambiente naturale e il paesaggio» in modo da garantire l’efficienza degli ecosistemi, la conservazione della flora e della fauna nonché la capacità rigenerativa e «la continuità produttiva delle riserve naturali, nonché la diversità unicità e bellezza della natura». Agli sciatori ed elitrasportatori verrà applicata una sanzione amministrativa di 500 euro e a far rispettare l’ordinanza saranno gli agenti della polizia locale e quelli della pubblica sicurezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA