Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 06 Aprile 2021
Vaccino a domicilio
Parte anche Sondrio
con sei medici
Oggi inizia l’attività nel distretto n.2 per le vaccinazioni a chi non può muoversi di casa
Eppur qualcosa si muove. Dopo i tre “stress test” della scorsa settimana, partiti su Tirano e Grosio, con Marco Donnini, medico di medicina generale e referente del Centro territoriale Tirano 2, su Ardenno e Buglio in Monte, con Futura Limongelli, referente del Centro territoriale Morbegno 3 e il collega Andrea Redaelli, e su Morbegno, con Paolo Ronconi, referente del Centro territoriale Morbegno 2 e il collega Raniero Ambiel, oggi, parte anche a Sondrio, la vaccinazione anti Covid domiciliare destinata alle persone allettate, di qualsiasi età, e impossibilitate a raggiungere i centri vaccinali.
Il più grande
«Sono sei i medici del distretto Sondrio 2, il più vasto di tutta la città, che, allo stato attuale, hanno aderito al progetto, ma sono in contatto anche con altri medici per renderli edotti delle modalità di attuazione del servizio riferiteci, pochi giorni fa, dall’Ats della Montagna - ricorda Giovanni Passerini, coordinatore del Centro di riferimento territoriale per la medicina generale di Sondrio 2, che conta 13 medici e 21.484 residenti -. Fra oggi e giovedì, comunque, in sei saremo operativi, sul territorio di nostra pertinenza, per assicurare la vaccinazione a 40 assistiti in tutto, 20 oggi e altrettanti giovedì».
«In questi due giorni, praticamente, tutti i medici coinvolti dovrebbero esaudire le richieste pervenute dai loro assistiti - spiega il dottor Passerini - considerato che, generalmente, sono molto poche le persone allettate o del tutto impossibilitate a muoversi. Anche perché, nei giorni scorsi, è stato fatto tutto il possibile, anche grazie alla Croce Rossa e ad altre associazioni che garantiscono il trasporto, per portare nei centri vaccinali la maggior parte dei grandi anziani con problemi di deambulazione “affrontabili”».
«Da vaccinare a casa, restano solo poche persone che, proprio, non si possono spostare. Io, ad esempio, ne ho solo tre - aggiunge il medico - . Però ci sono colleghi che ne hanno di più, anche 10 e oltre, per cui, per loro, diventa più impegnativo».
Nel giro di due giorni, il dottor Passerini, ha preso in mano la situazione, che si era un poco “arenata”, in città, come altrove, per cominciare a dare una prima risposta.
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