Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 17 Marzo 2021
Vaccinazioni degli anziani
Entro marzo il 64%
Gli altri vanno dopo Pasqua
Il calendario di Asst e Ats per gli over 80 in provincia di Sondrio
«I ritardi nella consegna dei vaccini hanno comportato la riorganizzazione del calendario vaccinale e fatto slittare di qualche settimana la conclusione della campagna con riguardo alla somministrazione della prima dose di Pfizer agli over 80».
A sottolinearlo è Asst Valtellina e Alto Lario che, in un comunicato stampa diffuso ieri, fa il punto sulla copertura vaccinale fino ad ora assicurata alla popolazione over 80, che nel distretto di Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario è pari a 13.819 persone.
Di queste, poco più della metà hanno ricevuto la prima dose del vaccino nel lasso di tempo compreso fra il 18 febbraio e il 10 marzo scorso, dopodiché si è dato corso esclusivamente ai richiami, utilizzando le dosi Pfizer conservate allo scopo.
Ad oggi le vaccinazioni eseguite sono, in totale, 5.846, mentre delle 5.720 ancora da effettuare, sono 1.554 quelle già programmate entro la fine di marzo. Solo allora si arriverà a coprire il 64% della domanda di vaccinazione, per questa categoria, per un totale di 7.400 prime dosi somministrate.
Il restante 36%, dovrà attendere l’arrivo delle nuove forniture di vaccino «previste, si presume in quantitativi rilevanti - precisano da Asst -, a inizio aprile, subito dopo Pasqua, e grazie alle quali sarà possibile vaccinare tutti gli anziani che ancora rimangono in lista, con la prima dose, in una decina di giorni. E, contemporaneamente proseguire con i richiami in modo da soddisfare tutte le richieste».
Ferme restando le vaccinazioni da effettuarsi a domicilio, da parte dei medici di medicina generale, a quelle persone allettate o del tutto impossibilitate a raggiungere gli 11 punti vaccinali attivati in provincia di Sondrio. Si parla, anche qui, di un migliaio di persone cui dovrebbe essere somministrato un vaccino monodose, si ipotizzava il Moderna, certo, quando arriverà.
Resta una strada in salita, un work in progress, quello verso la vaccinazione, persino per quella fetta di popolazione più a rischio, i più anziani, che si erano affrettati a prenotarsi sul portale appositamente allestito da Regione Lombardia, attivo dal 16 febbraio scorso, piuttosto che in farmacia o dal loro medico di base e che, da allora, sono in attesa di prenotazione. A qualcuno, certo, è arrivata, mentre per altri si tratta di un’attesa spasmodica.
Senza dire degli “inconvenienti”, di cui abbiamo più volte parlato, di persone prenotate, ma già vaccinate, di persone mandate a vaccinarsi in centri lontani chilometri e chilometri dal luogo di residenza, da Valfurva o da Morbegno, ad esempio, in Valcamonica, fino alla prenotazione di una doppia seduta, per la somministrazione della prima dose e del richiamo, contemporaneamente, la scorsa settimana, a Morbegno. Fortunatamente, c’è chi si è accorto in tempo, per cui gli anziani che non dovevano presentarsi sono stati tutti avvisati prima che uscissero di casa. E’ richiesta, anche a loro, una gran dose di pazienza.
Così come è richiesta a tutte le persone fragili, ammalate, immunodepresse, dializzate, oncologiche, che dovrebbero essere vaccinate nei loro reparti di riferimento e che restano in fremente attesa.
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