Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 06 Ottobre 2016
Una capsula del tempo piena di memorie
Sarà riaperta nel 2066
Cerimonia a Mello: la giunta Bonetti ha aperto il contenitore
alla commemorazione della Battaglia del ’44. Appena riempito sarà sepolto vicino alle elementari.
Un “brentin”, il contenitore utilizzato per trasportare il latte, pieno di storia da tramandare al 2066. È l’eredità di memoria che i cittadini di Mello stanno lasciando a chi tra cinquant’anni abiterà il paese e scoprirà come un tesoro sepolto il contenuto della capsula del tempo che in questi giorni si sta riempiendo di tutto ciò che bambini ma anche adulti, abitanti e amministratori decidono di tramandare.
«Abbiamo pensato a quale emozione sarebbe per noi oggi avere l’occasione di aprire un contenitore di memorie come questo - spiega il sindaco Fabrizio Bonetti, che insieme al suo gruppo è stato promotore dell’iniziativa - e quindi abbiamo deciso di esserne gli autori e di proiettare nel futuro il “brentin” del latte con tutto ciò che la gente vorrà inserirvi». I primi a cogliere con entusiasmo la proposta sono stati i bambini, della scuola materna e della primaria di Mello, ai quali è stato chiesto di affidare alla capsula del tempo le loro aspettative per il futuro, i sogni e le speranze. Anche gli amministratori locali scriveranno una lettera da tramandare a chi verrà tra mezzo secolo e lo stesso stanno facendo molti abitanti che hanno tempo qualche settimana per consegnare in municipio ciò che decidono di inserire nel brentin. «Non a caso è stato scelto questo oggetto - prosegue il sindaco di Mello - a ricordo del paese agricolo che siamo stati, anche se oggi pure questa origine si è un po’ persa, ma che rappresenta comunque al meglio le nostre radici e si presta a contenere quella che per noi è un’importante testimonianza da trasmettere nel futuro».
Una volta raccolti i ricordi di tutti quelli che sceglieranno di tramandarli in questo modo, la capsula del tempo sarà chiusa e posizionata nei pressi dell’ingresso della scuola elementare del paese. «La chiave della capsula verrà simbolicamente custodita dai bambini di quinta elementare di quest’anno e tramandata ogni volta alla classe successiva - spiega Bonetti - accompagnando così i bambini e ragazzi fino all’apertura che dovrà avvenire il primo ottobre del 2066 da parte dell’amministrazione comunale che verrà. Tutto il contenuto sarà pubblico e costituirà di fatto un’eredità di storia e storie personali e di paese».
La cerimonia di apertura della capsula del tempo si è tenuta lo scorso 2 ottobre, quando la cittadinanza di Mello ha celebrato anche la ricorrenza della cruenta battaglia di Mello che il primo ottobre 1944 vide lo scontro tra forze fasciste e partigiani della quarantesima Brigata Matteotti. Presenti l’Anpi, gli Alpini, numerosi gagliardetti provenienti da altri paesi, le autorità civili e il parroco don Riccardo Vaninetti, la popolazione di Mello ha commemorato il ricordo delle vittime e della distruzione che colpì il paese in quella battaglia entrata nella storia come una delle più cruente avvenute in Valtellina nella seconda guerra mondiale, con la messa celebrata alla chiesetta di Sant’Antonio.
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