Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 06 Febbraio 2019
«Un viaggio pazzesco, in 90 su un barcone». La storia arriva in tv
Morbegno, il senegalese Ndiaye vive e lavora in Bassa Valle. Ha raccontato la sua vitae le difficoltà superate.
La storia del ventunenne senegalese Babacar Ndiaye è finita in televisione. Tre anni fa il giovane ha dovuto affrontare un viaggio in condizioni disumane e, alla fine, è arrivato in Italia attraversando il mare su un barcone. Ora Babacar vive a Morbegno, ha imparato l’italiano, ha trovato un lavoro e si è costruito una vita con grandi sacrifici, riconoscendo il sostegno fondamentale di una persona italiana molto vicina a lui.
«Ho lasciato il Senegal a causa di motivi sociali, economici e politici che hanno messo in repentaglio la mia vita e quella della mia famiglia. - è il suo racconto - Sono partito dal Senegal per arrivare in Libia, pensando che questo paese potesse offrirmi ciò che serviva per risolvere i miei problemi e quelli della mia famiglia. Il viaggio è stato durissimo e molto lungo. Ho viaggiato con altre persone, uomini, donne e bambini. Quando sono arrivato in Libia ho capito subito che le condizioni di vita che c’erano in quel paese erano terribili. Diverse persone venivano maltrattate, picchiate, fino alla morte».
«Non credevo che la Libia fosse un paese pericoloso, così non sono rimasto a lungo: ho lavorato come muratore e ho deciso di andare in Italia. Tornare a casa a quel punto era diventato impossibile. Il tragitto per arrivare in Italia è stato pazzesco. Ci siamo trovati in 90 su un barcone, eravamo strettissimi, non potevamo muoverci e avevamo tanta paura. Quando siamo sbarcati in Sicilia è stata una liberazione, infine siamo stati distribuiti nelle varie destinazioni». Babacar esprime il suo pensiero profondo di grande sofferenza per le numerose persone in Libia che vengono maltrattate e che subiscono violenza
Il giovane senegalese è stato invitato alla trasmissione “Generazione Giovani” di Rai 2, condotta da Milo Infante, dove si è trattato il tema “Porti aperti, porti chiusi”. C’erano diversi ragazzi presenti al programma, suddivisi in due filoni: da una parte quelli a favore dei migranti, dall’altra quelli contrari, con Vittorio Feltri ospite d’eccezione.
Babacar, unico richiedente asilo presente, durante la trasmissione ha portato la sua testimonianza raccontando il viaggio così rischioso che ha dovuto affrontare per arrivare in Italia. Nonostante le opinioni diverse e contrapposte, al termine della trasmissione i presenti hanno concluso dicendo che un aiuto giusto ed adeguato ai migranti sia ancora una possibilità concreta e percorribile.
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